George Clooney spiega perché non reciterà mai con Ben Affleck 

Invidia? Antipatia? Nient'affatto. George Clooney confessa ironicamente il perché non è ancora apparso sullo schermo con l'amico Affleck

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Ben Affleck e George Clooney sono due delle star di Hollywood più amate, eppure, strano ma vero, non hanno mai condiviso il grande schermo in veste di attori. Domenica 3 ottobre, sul tappeto rosso del DGA Theatre Complex di Los Angeles alla première di The Tender Bar (nuovo film diretto da Clooney e interpretato da Affleck), le due star hanno avuto modo di parlare del loro rapporto, sia lavorativo che d’amicizia:

“Abbiamo condiviso una grande esperienza lavorativa in passato: George ha prodotto Argo [con me]”, ha ricordato Affleck, riferendosi al pellicola del 2012 vincitrice dell’Oscar al miglior film (andato sia ad Affleck che Clooney), per poi aggiungere “È il regista migliore e più ossessionato dai dettagli che abbia mai incontrato. Ha così tanta esperienza in questo mondo che lavorare con lui è un dono. Sa cosa vuole e me lo chiede. Ed è bravissimo a creare l’atmosfera migliore sul set. Mi piacerebbe recitare con lui”.

George Clooney l’ha buttata invece sull’ironia, spiegando scherzosamente perché non sa se sarà mai co-protagonista con Affleck in futuro: “È troppo più alto di me! Mi fa sembrare Mickey Rooney quando sto vicino a lui. Inoltre sarebbe una cosa troppo sexy se apparissimo noi due insieme su uno schermo. Lui è l’uomo più sexy del mondo e io lo sono stato due volte, nel 1997 e nel 2006. Sarebbe troppo!”

The Tender Bar vede come protagonisti Ben Affleck, Lily Rabe, Tye Sheridan e Christopher Lloyd ed è atteso nelle sale di tutto il mondo il 22 dicembre, per poi arrivare su Amazon Prime Video il 7 gennaio. Racconta la storia di J.R. Moehringer (Affleck), un uomo che non ha mai conosciuto suo padre, un dj di New York, e che, pur d’instaurare un tacito legame col genitore, durante l’infanzia ascoltava sempre la radio in attesa della voce paterna. Quando quella voce così confortante per J.R. ha smesso definitivamente di parlare, l’uomo ha iniziato a cercare conforto nei frequentatori del bar del quartiere, alla disperata ricerca di una surrogata figura paterna.