Giancarlo Di Gregorio, per 30 anni alla guida della comunicazione di Cinecittà, va in pensione

Il suo impegno negli Studios è durato quaranta anni

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Giancarlo Di Gregorio

Dopo oltre quarant’anni nelle pubbliche relazioni di Cinecittà Giancarlo Di Gregorio va in pensione. È stato alla guida della Comunicazione istituzionale e delle Attività giornalistiche degli Studios, occupandosi poi della gestione di Cinecittà si Mostra e del MIAC. Negli Anni ‘90 ha ideato gli Italian Pavilion, “la casa del cinema italiano” presso i grandi Festival internazionali.

Il suo impegno principale è stato nelle pubbliche relazioni di Cinecittà, Giancarlo Di Gregorio ha iniziato la sua carriera come Responsabile dell’ufficio stampa della Federazione Italiana Trasporti della CISL, collaborando anche con “Il Piccolo” di Trieste e il Gr2 diretto da Gustavo Selva, successivamente diventando responsabile della redazione “Rassegne stampa” di Edindustria. Per anni è stato poi alla guida della Comunicazione istituzionale e delle Attività giornalistiche degli Studios

Il suo percorso a Cinecittà inizia nel 1983 fino ad arrivare ad assumere l’incarico di Responsabile Comunicazione, Immagine ed Editoria di Cinecittà Holding nel 1997. Nel 2004 assume la Direzione del quotidiano online “CinecittàNews”, cui nel 2012 si aggiunge quella del periodico “8½”.

In vista della sua uscita da Cinecittà nel 2022 lascia la comunicazione e gli incarichi nelle testate giornalistiche per dedicarsi alla gestione di Cinecittà si Mostra, l’esposizione permanente degli studi, del MIAC, il museo italiano dell’audiovisivo e del cinema, e del dipartimento Festival e Mercati per il quale negli Anni ‘90 ha ideato gli Italian Pavilion, ancora oggi lo spazio professionale che nelle principali manifestazioni nazionali e internazionali rappresenta la casa italiana per gli operatori che seguono artisticamente, e a livello industriale, il nostro Cinema. Spesso un festival nel festival.

Per 30 anni la sua verve e la battuta sempre pronta hanno animato gli eventi del mondo dell’audiovisivo dando vita a un vero e proprio format, quello di non luoghi paradossalmente confortevoli dove la passione per la socialità e la naturale propensione all’accoglienza alleggeriscono, quando non dimezzano, il lavoro da fare.

FONTE: CiencittàNews