Giffoni Film Festival 52, i lungometraggi vincitori

Premiati lungometraggi di USA, Francia, Cile, Finlandia e Spagna

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Quest’anno i giurati del Festival del cinema per ragazzi che si tiene da 52 anni a Giffoni Valle Piana in Campania hanno assegnato i premi rispettando il tema della rassegna che questa edizione era “Invisibili”. Archiviate le lacrime di commozione di Gary Oldman per l’accoglienza dei giurati, l’attore inglese che a Giffoni è soprattutto Sirius Black della saga Harry Potter, ha accennato anche qualche passo di valzer con l’ideatore del festival Claudio Gubitosi. 

I film vincitori di questa edizione non hanno riservato molte sorprese e, appunto, i giurati hanno premiato le storie che raccontavano vicende di persone che in vari modi sono “invisibili”.

I giudici, che per questa edizione sono tornati ad essere 5000 tutti in presenza, hanno scelto per la sezione Generator +18 il film americano Stay Awake diretto da Jamie Sisley. Una storia autobiografica che racconta la determinazione di due adolescenti nel provare a liberare la madre da un dipendenza da farmaci. Probabilmente il film ha vinto perché per la prima volta la tossicodipendenza, tema tipico al Giffoni Film Festival, viene raccontata da chi si prende cura delle persone. Nel film, che è tratto da un cortometraggio con lo stesso titolo realizzato dal regista qualche anno fa, c’è un tocco di leggerezza che non demonizza la protagonista. 

I ragazzi della sezione Generator +16 hanno assegnato il Gryphon Award al film Mis Hermanos Sueñan Despiertos della regista cilena Claudia Huaiquimilla opera già in concorso a Locarno. Il film è il racconto dalla tragedia nata dalla rivolta per abusi del 2007 in un carcere minorile in Cile dove morirono 10 ragazzi dell’età dei giurati di questa sessione. Anche in questo film, probabilmente, è stato il cambiamento del punto di vista a colpire i giurati. I ragazzini morti nella rivolta erano considerati dei reietti e l’opinione pubblica ai tempi della tragedia “era quasi contenta che fossero morti” ha detto la regista. Ma guardare la bellezza nascosta e le capacità dei ragazzi raccontate nel film ha sorpreso i giurati.

Ad aggiudicarsi il Gryphon Award tra i lungometraggi in concorso nella sezione Generator+13 è stato il film francese Mes Frères et Moi di Yohan Manca. Il piccolo Nour accudisce la mamma, appassionata di musica lirica, in coma. È così che sviluppa una passione per la musica classica, così da poter sentire più vicina la madre. Non è tutto semplice, i ragazzi vivono in un quartiere popolare e l’inevitabile convivenza con i fratelli maggiori porterà il bambino a non arrendersi e a portare avanti il suo talento come cantante lirico. Il film, ha raccontato il regista Yohan Manca, è tratto da uno spettacolo teatrale che aveva diretto quando aveva 17 anni.

È una suora la protagonista del film scelto dai ragazzi di Elements +10. Llenos de Gracia di Roberto Bueso, al suo secondo lungometraggio, è ispirato alla storia vera del calciatore spagnolo Valdo che nel campionato di serie A ringraziò la suora, realmente esistita, avanti agli spettatori dello stadio. Il film spagnolo raconta di un orfanotrofio che sta per chiudere e vien salvato da una suora e dalla passione per il calcio. La religiosa riesce con una certa astuzia a insegnare valori ed etica ai ragazzi. 

Per la categoria Elements +6 ha vinto Vinski Ja Näkymättömyyspulveri (Vinsky and the invisibility powder), un film finlandese diretto da Juha Wuolijoki che racconta la storia di un bambino di 10 anni che incontra un misterioso farmacista che gli dona una polvere magica che rende invisibili. Sarà il trucco che il bambino utilizzerà per salvare la sua comunità da una strana ondata di criminalità.  Il film è tratto da un libro per ragazzi degli anni ‘50 molto famoso in Finlandia mentre il regista è lo stesso di Christmas Story, un film per bambini che nel 2007 fu record di incassi in 120 paesi.