I mille occhi. Dal 12 al 17 dicembre la ventunesima edizione del festival

Il Premio Anno uno va ad Antonio Rezza e Flavia Mastrella, che presentano in anteprima Il Cristo in gola e La Legge - La Costituzione recitata dagli animali. Premio Anno uno speciale e Enrico Ghezzi e Alessandro Gagliardo per Gli ultimi giorni dell'umanità.

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Torna I mille occhi – Festival Internazionale di Cinema e delle Arti, dopo la ventesima edizione primaverile svoltasi lo scorso marzo. Appuntamento dal 12 al 15 del mese al Cinema Ariston di Trieste, quindi il 16 online su www.imilleocchi.com e il 17 per una maratona televisiva col programma Fuori orario (Rai 3). Previsto anche un evento a Gorizia.

Questa ventunesima edizione, intitolata Ancora troppo presto, troppo tardi è la seconda con i due nuovi direttori, Olaf Möller e Giulio Sangiorgio, coadiuvati da Simone Starace come direttore organizzativo e dal fondatore e presidente Sergio M. Grmek Germani.

E, per continuare e rilanciare, l’iniziativa assegna il Premio Anno uno a due artisti, Antonio Rezza e Flavia Mastrella che, già Leone d’oro per il teatro, presentano a Trieste i due loro nuovi lavori da solisti, Il Cristo in gola di Rezza e La legge – La Costituzione recitata dagli animali con la voce del padrone di Mastrella, incontrando il pubblico. Un’occasione per conoscere l’opera e i nuovi lavori di due radicali talenti teatrali, letterari, performativi e cinematografici italiani.

Il Premio Anno uno speciale viene assegnato a un’altra “strana coppia”, Enrico Ghezzi e Alessandro Gagliardo, per il film Gli ultimi giorni dell’umanità: un modo per continuare a celebrare un critico fondamentale per la ricerca del festival, già protagonista di un omaggio a marzo, e un regista che è riuscito a dare voce e luce alle sue magnifiche ossessioni.

In programma poi una retrospettiva dedicata al cinema ispirato da Dino Buzzati, scrittore, pittore, drammaturgo, librettista, scenografo, costumista, poeta, cronista a cinquant’anni dalla scomparsa, celebrato a partire dalla locandina di Sergio Ponchione. Da non perdere, tra le altre cose, anche un ulteriore omaggio, quello a Mark Rappaport, cineasta e autore di film critici e saggistici.