Il lupo e il leone, il regista Gilles de Maistre: «Una storia vera, girata senza forzature»

Gilles de Maistre racconta a Ciak "Il lupo e il leone", storia del rapporto tra una ragazza e due cuccioli.

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Su una remota isola immersa nei boschi del Canada, un lupo e un leone crescono come fratelli. In questo racconto diretto da Gilles de Maistre e intitolato, appunto, Il lupo e il leone, in sala con 01 Distribution dal 20 gennaio (con un incasso totale di quasi 2 milioni di euro), i veri protagonisti sono proprio due animali. Ma il film, vincitore del Best Children’s Film al Festival di Zurigo, non è né un film di animazione né un documentario. Due veri cuccioli sono gli interpreti della storia tanto nella realtà quanto nella finzione. “Ingaggiati” per il film quando erano piccoli, Lupetto e Leoncino sono cresciuti praticamente insieme sul set nel corso delle riprese.

La storia narra di una ragazza, Alma (Molly Kunz), giovane, promettente pianista, che alla morte del nonno torna nella casa dove aveva vissuto da bambina, nel mezzo di un lago sperduto nei boschi del Canada. Lì Alma si ritrova sola a dover crescere e successivamente salvare da un triste destino il cucciolo di una lupa e un piccolo di leone, Mozart e Dreamer, rimasti orfani per varie circostanze spiacevoli.

Il regista francese Gilles de Maistre aveva già dato prova di talento nel raccontare storie toccanti sugli animali nel precedente lungometraggio, Mia e il leone bianco (2018). Per questo nuovo progetto de Maistre ha filmato per quasi due anni la crescita dei due cuccioli e lo sviluppo della loro reale relazione. Insieme alla moglie, Prune de Maistre, co-sceneggiatrice del film, il regista ha compiuto un continuo lavoro di riscrittura del testo per adattare al racconto l’effettivo comportamento sul set del lupetto e del leoncino. De Maistre, che vanta esperienza anche nell’ambito del documentario, ha ripreso i due cuccioli senza imporre loro forzature e ha montato la storia in base alla vera interazione tra i due animali e gli altri componenti del cast. «La loro relazione è reale – ha spiegato il regista in una intervista a Ciaknon c’è stato alcun uso di effetti in CGI. Ciò che si vede nel film è ciò che è accaduto realmente nella vita dei due cuccioli davanti alla macchina da presa».

Come è nata l’idea di raccontare una storia sulla relazione tra due dei predatori più temuti in natura?

Mentre giravamo Mia e il leone bianco sul set in Sud Africa c’era con noi Kevin Richardson, esperto educatore di leoni, per aiutarci nelle riprese. Un giorno venne anche Andrew Simpson, documentarista esperto in lupi, con lui e Kevin abbiamo cominciato a pensare a quanto sarebbe stato interessante realizzare un film che mettesse insieme queste due specie di predatori in pericolo. Da qui è nato Il lupo e il leone.

Come avete trovato i due cuccioli?

Sapevamo che non sarebbe stato facile mettere insieme un lupo e un leone, era una vera e propria scommessa. Abbiamo trovato i due cuccioli in Canada, erano nati in cattività e volevamo offrire loro una vita migliore sia durante le riprese che dopo il film. La cosa straordinaria è che Lupetto e Leoncino, Paddington e Walter nella realtà, sono diventati davvero come fratelli e tuttora lo sono. Sul set avevamo altri tre lupi e due leoni di riserva, ma non li abbiamo mai usati, proprio per via del forte legame che si è venuto a creare tra questi due.

Questo è il suo secondo film che vede protagonisti gli animali e sappiamo che ne seguirà un altro. Di cosa tratterà?

Il prossimo film sarà incentrato su un giaguaro e siamo già pronti per andare sul set. Sarà ambientato in Amazzonia e tratterà della deforestazione e del traffico illegale di animali. Sarà un’avventura e vedrà come protagonisti un ragazzo, la sua insegnante di biologia e un giaguaro nero da proteggere, ma sarà anche una commedia molto divertente per le famiglie.