Io e mio fratello: video intervista a Luca Lucini, Teresa Mannino e Claudio Colica

Dal 21 aprile su Prime Video la nuova commedia romantica ambientata in Calabria

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Amore, amicizia, famiglia e fratellanza, ma soprattutto i dilemmi dei trentenni di oggi. Sono tutti i temi racchiusi nella commedia romantica Io e mio fratello dal 21 aprile su Prime Video. E non è un caso se a dirigerla troviamo Luca Lucini, regista che due decenni fa  portava sul grande schermo uno dei film generazionali più influenti degli anni Duemila, Tre metri sopra il cielo, tratto dal bestseller di Moccia. Da allora le generazioni sono cambiate, e pure tanto, come ci racconta lui stesso nella nostra intervista, in cui, insieme a Teresa Mannino e Claudio Colica, ripercorriamo gli aspetti più interessanti e divertenti del film.

Guarda qui la video intervista a Denise Tantucci, Cristiano Caccamo e Greta Ferro

«Le generazioni di oggi, rispetto a quando ho fatto Tre metri sopra il cielo, sono molto cambiate – spiega Luca Lucini -. Quelle precedenti avevano più o meno dei punti fissi, si sapeva cos’era ‘sbagliato’ e cos’era ‘giusto’. Adesso la socializzazione è completamente differente. Da una parte è interessante, dall’altra, rischioso, perché si ha la sensazione di non saper scegliere. Lo stimolo nel film è comunque positivo: tutti i personaggi compiono un percorso virtuoso, riescono a trovare una propria dimensione».

Al di fuori del triangolo amoroso messo in atto nel film, che ruota intorno ai personaggi interpretati da Denise Tantucci, Cristiano Caccamo e Greta Ferro, troviamo Teresa Mannino e Claudio Colica, o meglio, la zia Tecla e Alessandro, due ‘spalle’ che aggiungono umorismo e divertimento alla narrazione.

«Tecla cerca l’amore, poi dove e come è uguale – racconta Teresa Mannino -. Cerca di evitare i suoi coetanei, le piace stare con i giovani perché le offrono un futuro aperto, mentre i vecchi li sente appesantiti. I giovani per lei hanno freschezza, sono più aperti al mondo». La sua visita famigliare la porterà ad incontrare Alessandro, migliore amico e coinquilino della nipote, partito da Milano fino in Calabria in una trasferta ‘di soccorso’. «Alessandro è l’amico fedele che tutti vorremmo avere, che ti porta con i piedi per terra ma che ti sa raggiungere anche in capo al mondo – spiega Claudio Colica. – Io anche sono un po’ così, mi è venuto facile interpretarlo. Anche se all’inizio sarebbe dovuto essere napoletano! Ho spinto per per farlo romano». 

Guarda qui l’intervista a Luca Lucini, Teresa Mannino e Claudio Colica

Io e mio fratello: video intervista a Cristiano Caccamo, Denise Tantucci e Greta Ferro