Jennifer Lawrence spiega perché ha accettato di fare le scene di nudo in Red Sparrow

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Dopo il controverso Madre! di Darren Aronofsky, Jennifer Lawrence decise di cimentarsi con il duro e crudo thriller di spionaggio Red Sparrow, in cui interpreta una spia russa dei servizi segreti, Dominika Egorova. La Lawrence accettò il ruolo offertole da Francis Lawrence, regista con il quale aveva già lavorato per gli ultimi tre film di Hunger Games.

Oltre ad essere la sua prima volta con il genere spionaggio, l’attrice premio Oscar si è dovuta cimentare anche con le sue prime scene di nudo in assoluto. In un’intervista a Ellen DeGeners di due anni fa, la Lawrence ha spiegato i motivi che l’hanno portata ad accettare quelle scene di nudo e a quali difficoltà è andata incontro:

“Per me era davvero una sceneggiatura e una storia incredibile. Amavo il personaggio e non volevo perdermelo a causa delle mie strane insicurezze, così l’ho fatto ed è stato davvero bello”.

Il fatto che sul set fosse presente la stessa troupe con la quale aveva già lavorato in Hunger Games, l’ha aiutata molto: “Sono stati tutti molto carini. Giravamo in Ungheria, c’era un freddo gelido e io mi lamentavo spesso di quanto facesse freddo. Il giorno in cui dovevo girare le scene di nudo, si svegliarono tutti alle tre del mattino per andare a riscaldare il set”.

In un’altra intervista la Lawrence ha spiegato le iniziali titubanze e paure:

È stato davvero spaventoso accettare di girare il film perché sapevo che non c’era modo di raccontare la storia senza acconsentire a girare quelle spaventose scene di nudo. Ero molto nervosa prima dell’inizio delle riprese perché sapevo che la scena di nudo in aula sarebbe stata un vero incubo. Ma poi, dopo aver finito la sequenza, mi sono sentita come rinvigorita.”

“C’è una scena particolare nel film, in cui praticamente il tuo incubo delle elementari diventa realtà e ti trovi nuda di fronte ad un’aula piena di gente. Così quell’incubo per me è diventato realtà, ma alla fine non è stato così male”.

Il fatto di essere nuda di fronte a tutti l’ha fatta sentire mano a mano sempre più disinibita, a tal punto da farci l’abitudine e non preoccuparsi di indossare un accappatoio durante una pausa e l’altra: “Camminavo semplicemente nuda, cosa che, ironicamente, metteva tutti gli altri a disagio. Io continuavo a ripetere ‘Non voglio l’accappatoio. Ho caldo.’ mentre tutti mi dicevano ‘Copriti!”

In ogni caso il regista Francis Lawrence mostrò alla Lawrence la versione finale del film prima di chiunque altro, compresi i produttori e lo studio, perché voleva che lei fosse assolutamente a suo agio con la nudità mostrata. Le disse di sentirsi libera di tagliare qualsiasi inquadratura volesse, ma alla fine lei lasciò tutto inalterato.