La canzone di Ariana Grande che segna l’apice di Don’t Look Up

L'autore delle musiche del film, Nicholas Britell, racconta come è nato il brano "Just Look UP" di Ariana Grande e Kid Cudi.

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Ariana Grande e Kid Cudi in Don't Look Up

Uno dei momenti più toccanti e al tempo stesso più ironici in Don’t Look Up, il film di Adam Mckay con Leonardo DiCaprio, Jennifer Lawrence e Meryl Streep, che da dicembre scorso sta catturando l’attenzione degli spettatori su Netflix, si realizza con il brano “Just Look Up” cantato da Ariana Grande e Kid Cudi su un grande palco.

All’apice della preoccupazione per l’approssimarsi dello schianto della cometa scoperta dai due astronomi, interpretati da DiCaprio e Lawrence, un concerto gremito di pubblico diffonde la tragica verità al mondo intero. Ariana Grande, che nel film interpreta la pop star che si riconcilia con il suo fidanzato DJ Chello (Kid Kudi), compare su un palco buio fluttuando illuminata in un magnifico abito bianco e intona una melanconica ed emozionante canzone.

Il brano,“Just Look Up”, che parla dell’amore e della fine del mondo è nella rosa dei candidati all’Oscar per una possibile nomination a febbraio. La sua realizzazione è stata una vera sfida per il compositore di Don’t Look Up Nicholas Britell e i co-autori e interpreti, Ariana Grande e Kid Cudi.

L’idea è venuta dallo stesso sceneggiatore e regista, Adam McKay, riferisce Britell al magazine Variety.

“Lo immaginavo come una ballata potente, in un certo senso, una canzone di speranza molto forte e molto potente sull’amore, e poi un grido di battaglia”, afferma Britell, due volte candidato all’Oscar, che aveva già collaborato con McKay ne La grande scommessa e Vice.

Britell aveva incontrato Grande, le aveva dato lo schema della traccia “e circa 30 secondi dopo – ricorda il compositore -, Ariana ha essenzialmente intonato con la voce l’intera canzone. Era una delle cose più straordinarie che avessi mai visto”.

“Mi ha mandato nella cabina per provare un passaggio melodico – ha confermato Grande – e quello ha finito per essere il passaggio su cui abbiamo scritto il testo. È stato davvero divertente tenere in mano uno specchio e riconoscere parte del ridicolo che è così reale in questo mondo e ciò che ne consegue”.

Il passo successivo è stato quello di ingaggiare Stinson, cantautore nominato all’Oscar (“Mighty River” di “Mudbound”) che aveva precedentemente collaborato con Britell a una canzone di Florence + The Machine per Cruella.

“Una credibile canzone d’amore sul mondo che finisce in un disastro, una sorta di sfida – ammette Stinson -. Ma la melodia di Ariana e la musica di Nick erano così belle, e [il film] è stato una grande ispirazione per tutto ciò che sta succedendo nel mondo, è stato più facile che scrivere molte canzoni”.

Il brano è in effetti la sintesi di quell’equilibrio tra ironia, paradosso e denuncia che percorre tutto il film di Mckay.

Grande inserisce nella canzone alcune battute, tra cui “State per morire tutti presto”, ma nello stesso tempo il rapper Kid Cudi, che dopo essersi riconciliato con la ragazza dei suoi sogni sta vivendo un momento speciale, le fa eco: “togli la testa dal culo e ascolta quei maledetti scienziati qualificati!”.