L’amore a domicilio, stasera in tv una Miriam Leone da premio

In prima serata uno dei film migliori della Leone, protagonista agli arresti

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Le curiosità di L’amore a domicilio

Note

Credo che la capacità di mettersi realmente in gioco nelle relazioni affettive e sentimentali sia un tema che tocchi la vita di gran parte delle persone, un qualcosa con cui più o meno tutti si trovino a fare i conti nel bene e nel maleaveva spiegato all’epoca Emiliano Corapi. – Quando ho avuto l’idea de L’amore a domicilio ho pensato subito che questa potesse esplorare in maniera originale e divertente proprio questo tema e il suo dilemma fondamentale, vale a dire se sia meglio lasciarsi andare rischiando di soffrire, o tenersi alla larga da ogni coinvolgimento, rinunciando però a una parte fondamentale della vita. E ho pensato che il film potesse mescolare bene dramma e commedia attraverso una rappresentazione tra favola metropolitana e realtà, dove personaggi pronti a tutto, si muovono, giocando vigliaccamente i propri opportunismi e le proprie debolezze, salvo poi trovarsi a fare i conti con la loro parte migliore, risvegliata proprio da quei sentimenti che pensavano di poter gestire“.

Concludendo: “Nei rapporti non ci sono scorciatoie, e una volta che si è deciso di giocare, non è possibile tornare indietro. Ma non è detto che le conseguenze siano per forza negative: l’amore è imprevedibile e capace, a volte, di curare le ferite e premiare chi l’ha scelto, anche senza troppo coraggio“.

 

L'Amore a domicilio

Le location

Grazie alle segnalazioni degli utenti Capannelle e Fedemelis del Davinotti online, sono state scovate molte delle location romane utilizzate dal film, in particolare: la sede del CNR in via dei Liburni a Roma (dove Anna e Renato si incontrano), viale delle Provincie 60 (la casa di Anna), via Gioberti 85 (il negozio di preziosi rapinato da Renato e Franco), il Bar tavola calda Tortora in Via Gian Domenico Romagnosi 5 (dove i due si trovano dopo la rapina), Piazza di Monte Gaudio 20 (casa di Renato e di suo padre), il Ristorante “Apoteca – Provviste Alimentari” in Piazza Melozzo da Forlì 15 (dove Renato rompe con la fidanzata), già visto in Il contagio del 2017.

 

Il regista

Classe 1970, Emiliano Corapi, dopo la laurea in giurisprudenza, inizia l’attività nel cinema scrivendo e realizzando diversi cortometraggi che ricevono numerosi riconoscimenti. Tra gli altri anche il Premio Moravia per la sceneggiatura, il Premio del pubblico al Torino Film Festival e il Nastro d’Argento. Nel 2011 esordisce nel lungometraggio con il film Sulla strada di casa, che ottiene un ottimo successo di critica e svariati premi in Italia e all’estero. All’attività di regista affianca sempre quella di sceneggiatore, prendendo parte alla scrittura di diverse sceneggiature per il cinema di altri registi.

 

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