Le Comiche 2: quando Paolo Villaggio voleva organizzare una cena per Pozzetto a 500 km di distanza

Il curioso aneddoto è stato raccontato da Neri Parenti nel suo nuovo libro "Due Palle... di Natale"

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Uscito nel 1991 per la regia di Neri Parenti, Le comiche 2 è il secondo film della fortunata trilogia Le comiche iniziata un anno prima e proseguita con il terzo film nel 1994, Le nuove comiche

I protagonisti assoluti del film sono Renato Pozzetto e Paolo Villaggio i quali interpretano una goffa coppia in vari ruoli nel corso del film. Girato subito dopo il grande successo de ‘’Le Comiche’’ per il Natale del 1991 (il film uscì il 20 Dicembre), questo sequel diretto nuovamente da Neri Parenti mantiene lo stesso schema del primo film. Un interessante aneddoto durante le riprese è stato raccontato dal regista nel suo libro “Due Palle…di Natale“. Il luogo era a Toxeur, nel deserto della Tunisia, ai confini con l’Algeria. Era il 14 luglio del 1991, il giorno del compleanno di Renato Pozzetto. 

“Villaggio decise di organizzare per Pozzetto una festa di compleanno a sorpresa comunicandolo alla produzione italiana e locale. Tutti la trovavano una bella idea, e proposero a Paolo di allargare la cosa all’intera troupe, trasformandola in una festa anticipata di fine film. Il problema si pose quando Paolo disse che voleva fare una cena a base di pesce. Il posto più vicino di mare era a 500km su strade non proprio a scorrimento veloce. L’idea di Paolo Villaggio la spuntò e all’alba parte un’automobile destinazione porto di Tunisi e mercato del pesce a La Marsa. Era il 14 luglio e c’erano 50 gradi, 1000 km da percorrere tra andata e tornata e 100 chili di pesce da portare. Una miscela esplosiva. Cominciammo a fiutare l’odore di pesce marcio quando l’automobile di ritorno da Tunisi era ancora a molti chilometri di distanza. Fummo costretti a bruciare il veicolo con tutto il suo carico ittico per evitare conseguenze peggiori. Gli autisti furono risparmiati, ma ci misero giorni a perdere quell’olezzo. Per la festa di Renato si mangiò dell’ottimo cous-cous…”