Letitia Wright sulla morte di Chadwick Boseman: «Lo appresi dai messaggi di condoglianze»

L'attrice ripercorre i momenti di shock provati alla notizia della morte dell'amico

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Un’unica grande famiglia unita nel dolore. Con la morte di Chadwick Boseman il cast di Black Panther ha dovuto affrontare una delle sfide più difficili di sempre. Se ne parla inevitabilmente ora, nel pieno della promozione del sequel, dove riaffiorano i ricordi e le testimonianze di chi quel dolore l’ha dovuto trasformare in un degno tributo. Ryan Coogler, Angela Basset e Letitia Wright si affidano alla cover story di Variety, dove non risparmiano dettagli su quel 28 agosto 2020, giorno della morte di Boseman, portato via, a soli 44 anni, da un tumore al colon.

La Wright, che nel film interpreta la sorella minore di Boseman, ha rivelato di essersi svegliata con le parole “condoglianze” sul suo telefono in un messaggio di un amico con cui era uscita la sera prima. “Non era chiaro per cosa stesse dicendo ‘Condoglianze'”, ha spiegato l’attrice 29enne. “Così ho pensato: ‘Condoglianze’ per cosa? Di cosa sta parlando? Qualcuno sta cercando di farmi uno scherzo? Non è bello. Non va bene. Allora ho fatto la prima cosa che avrebbe fatto chiunque: ho chiamato Chad”. Gli ha anche mandato un messaggio con scritto: “Ehi fratellone, sono Tish. Per favore rispondi”.

Nel panico più assoluto, l’attrice ricorda di aver chiamato l’amico e collega Daniel Kaluuya, il primo ad aver provato a spiegarle la realtà dei fatti: “Ti do cinque secondi per dirmi che non è vero”. Ma lui era super silenzioso. Io ho detto: ‘Ok, va bene, se non me lo dici, continuerò a chiamare Chad finché non risponderà'”.

È stato quando la Wright ha continuato incessantemente a chiamare Boseman che Kaluuya è dovuto intervenire per costringerla ad accettare quello che stava accadendo, informandola che la famiglia aveva fatto l’annuncio ufficiale della sua morte. Dopo che la notizia si è concretizzata, Letitia Wright ha raccontato che la “spirale discendente” del dolore è stata fin troppo reale per lei, soprattutto perché Chadwick è morto durante l’apice della pandemia COVID, con le restrizioni che hanno reso il viaggio per il suo funerale, dal Regno Unito agli States, praticamente impossibile. “Mi ha tormentato per mesi il fatto di non potergli dire addio o di non poter essere vicino alla mia famiglia di ‘Black Panther’ per condividere quel momento”, ricorda la Wright. “Ho dovuto farlo da sola. Daniel è venuto a trovarmi, ma non era abbastanza. Quel giorno volevo prenotare un volo”.