Lightyear, parlano le voci italiane Alberto Malanchino, Ludovico Tersigni, Linda Raimondo e Esther Elisha

I quattro protagonisti raccontano la loro esperienza al doppiaggio in Lightyear - La vera storia di Buzz, al cinema dal 15 giugno

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È arrivato nelle sale italiane a partire dal 15 giugno Lightyear – La vera storia di Buzz, il nuovo film Disney/Pixar che racconta le origini di Buzz Lightyear, l’eroe che ha ispirato il giocattolo compagno di avventure di Woody in Toy Story.

Non solo un origin story, il film diretto da Angus MacLane è una vera e propria avventura d’azione fantascientifica che segue il leggendario Space Ranger in viaggio tra le galassie dopo essere rimasto bloccato su un pianeta ostile a 4,2 milioni di anni luce dalla Terra insieme al suo comandante e al loro equipaggio. Mentre Buzz cerca di trovare un modo per tornare a casa attraverso il tempo e lo spazio, si uniscono a lui un gruppo di ambiziose reclute e il suo irresistibile gatto robot di compagnia, Sox. L’arrivo di Zurg, una presenza imponente con un esercito di robot spietati e un fine misterioso, complica le cose e mette a rischio la missione.

A dar vita ai personaggi italiani troviamo le voci degli attori Alberto Malanchino (Buzz), Ludovico Tersigni (Sox), Esther Elisha (Alisha Hawthorne) e della giovane studentessa di fisica Linda Raimondo, coinvolta nel doppiaggio in un piccolo cameo. Tra le sfide più ardue sicuramente c’è quella affrontata da Alberto Malanchino, chiamato a dar (nuova) voce all’amato Buzz Lightyear, prendendo il testimone da Massimo Dapporto che lo aveva doppiato nella versione giocattolo. «È stata una gran bella sfida – ha raccontato Malanchino in conferenza stampa, – mi sono preparato un paio di mesi con un vocal coach con il quale ho imparato a scurire la voce e usare corde più basse in linea con il personaggio. Alla fine, sono contento di aver regalato a Buzz questo nuovo timbro».

«Per me è stata la prima esperienza al doppiaggio – ha spiegato Ludovico Tersigni, voce del simpaticissimo gatto/robot Sox –  Devi usare tanto orecchio, fare a meno del volto è una privazione importante. Dover dare tutte le emozioni con la voce significa saper usare tutti gli strumenti a nostra disposizione. A Sox ho cercato di dare un tono da bambino e di rientrare in una dimensione di gioco, ma con emozioni sincere. Lui è un personaggio che per sua natura porta un sorriso, abbiamo cercato una voce empatica».

«Io avevo solo doppiato me stessa, dar voce ad un personaggio è tutto un altro codice» ha detto Esther Elisha, aggiungendo: «ho cercato di mostrare il percorso di invecchiamento di Alisha, con una voce sempre più profonda mano a mano che si avvicinava la vecchiaia. Ho cercato di darle nostalgia e tenerezza». Il suo personaggio è il primo personaggio omosessuale ad apparire in un lungometraggio Disney. A tal proposito, ha commentato l’attrice: «Sono grata a tutti i dipendenti Disney che hanno protestato per ripristinare il bacio. Tutte le famiglie hanno diritto di essere rappresentate perché esistono. La rappresentazione è importante, ti fa sentire accolto».