L’uomo sulla strada arriva al cinema oggi distribuito da Eagle Pictures, dopo essere stato presentato in anteprima nella sezione Panorama Italia di Alice nella Città, sezione autonoma e parallela della Festa del Cinema di Roma. A vestire i panni dei protagonisti, Lorenzo Richelmy (Il talento del Calabrone, La ragazza nella nebbia, Marco Polo), che ha ottenuto una Menzione Speciale Premio RB Casting ad Alice per la sua interpretazione, e una delle attrici emergenti del cinema italiano, Aurora Giovinazzo (Anni da cane, Freaks Out). Insieme a loro troviamo nel cast, l’interprete di America Latina Astrid Casali (Il vegetale, DOC – Nelle tue mani). Il film è l’opera prima di Gianluca Mangiasciutti, che dopo numerose esperienze come assistente alla regia in importanti progetti internazionali (tra gli altri, Mission: Impossible III), si cimenta in un drama thriller, il cui soggetto si è aggiudicato il Premio Solinas – Storie per il cinema.
Nelle nostre video interviste Aurora Giovinazzo ha raccontato qualcosa il suo rapporto con lo sport: «Sono proprio io nelle scene del nuoto. È stato bello, tranne in una ripresa dove non ce la facevo più. Mi sono preparata per tre mesi prima di iniziare le riprese, mi sono allenata tre volte a settimana. Ho imparato una cosa nuova, ho fatto uno sport nuovo e sono molto contenta.»
Lorenzo Richelmi ha parlato invece della diversità del suo personaggio, tra passato e presente. «L’uomo d’affari era un ruolo che volevo sempre fare, ringrazio infatti Gianluca per l’opportunità. Sono molto soddisfatto, la sfida era questa: trovare il collegamento tra il Sick Boy di Trainspotting e il classico imprenditore. Per me questo è forse la cosa più bella di quello che può capitare nel nostro lavoro perchè si tratta di scandagliare la psiche umana e, nonostante Michele cambi radicalmente, rimanere nella stessa linea. La sfida era proprio quella di non creare due personaggi diversi ma fare un’evoluzione.»
Infine il regista Gianluca Mangiasciutti ha spiegato il motivo per cui ha scelto di girare questo film: «É una storia che ha molti elementi all’interno: redenzione, perdono, cattiveria, bontà e amore. Il tema dell’acqua è stato presente in molti miei cortometraggi, Aurora sott’acqua rinasce perchè non c’è forza di gravità, non c’è audio, l’insieme è contrapposto ai rumori della fabbrica che sono assordanti.»
