Lux Santa, al TFF il doc calabrese sul rito dei Fuochi. Intervista a Matteo Russo 

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Lux Santa-Matteo Russo

Il Torino Film Festival ci porta nei rioni di Crotone e nelle sue ancestrali tradizioni con il doc Lux Santa, diretto da Matteo Russo e scritto insieme a Carlo Gallo, in gara nel Concorso Documentari Italiani della 41esima edizione. Nel capoluogo calabro scopriamo esistere un antico rito, quello dei Fuochi di Santa Lucia, durante il quale, ogni 13 dicembre, gigantesche piramidi di legno vengono bruciate simbolicamente per restituire la luce alla ‘cieca’ Santa Lucia.

Lux Santa ci accompagna nei problemi quotidiani di un gruppo di adolescenti del quartiere Fondo Gesù, particolarmente dedito all’usanza. Tra loro c’è chi ha a che fare con un padre in carcere, chi non lo ha mai conosciuto o chi, da qui a poco, lo perderà. Un rito quello dei Fuochi di Santa Lucia che li unisce come fratelli nel perseguire un unico obiettivo: realizzare la struttura più alta e imponente della città. La maestosa piramide che arde li aiuta a ritrovare, oltre che la gioventù perduta, anche la “lux” nelle loro vite buie.

«Lux Santa nasce dalla voglia di raccontare un periodo della mia vita da adolescente», racconta a Ciak il regista Matteo Russo, «ma anche dalla volontà di raccontare la tradizione dal punto di vista antropologico, primordiale. Quando abbiamo incontrato i ragazzi del rione Fondo Gesù abbiamo capito che la storia poteva prendere profondità». «Sebbene Rione Fondo Gesù sia un quartiere notoriamente ostile», continua Russo, «noi abbiamo trovato una grande umanità e voglia di raccontarsi. Abbiamo aiutato i ragazzi a lavorare con lo sguardo e con il silenzio».

Guarda qui l’intervista completa a Matteo Russo