Marco Giusti vince il ‘Premio Lello Bersani’ 2022

Il Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani premia Marco Giusti per la sua attività giornalistica cinematografica

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Va a Marco Giusti il ‘Premio Lello Bersani’ 2022 da parte del SNGCI (Sindacato Giornalisti Cinematografici Italiani) per il suo giornalismo “stracult”, che grazie alle sue trasmissioni, ma non solo, ha acceso per vent’anni un riflettore su autori e cinema di successo popolare dimenticati e mai celebrati.

Il ‘Premio Lello Bersani’ rappresenta un omaggio dei Giornalisti Cinematografici in collaborazione con il BAFF, il Festival di Busto Arsizio, diretto da Steve Della Casa e Paola Poli, che ormai da sette anni sottolinea la professionalità e l’impegno di chi ha scelto di raccontare il cinema attraverso anche di costume. In alcuni casi si tratta di una vera e propria ‘riabilitazione’ non solo dei generi, ma anche dei film spesso sottovalutati o ignorati nonostante la popolarità dei loro interpreti e il grande successo ‘di cassetta’.

La consegna avverrà domani sera, sabato 9 Aprile, sul palcoscenico dell’ultimo evento del Festival, durante un incontro con Marco Giusti che, con Steve Della Casa e Laura Delli Colli, Presidente dei Giornalisti Cinematografici Italiani (SNGCI), celebrerà ancora una volta quel cinema attraverso aneddoti, ricordi e testimonianze.

Saggista e autore di oltre trenta libri non solo stracult ma dedicati anche ad alcuni grandi protagonisti del cinema di tutti i tempi Marco Giusti – si legge nella motivazione del Premio – ha il merito di aver scritto con passione e divertimento, anche trasgressivo, una vera e propria controstoria del cinema italiano, riaccendendo l’attenzione su western, commedie, film di guerra, film comici, spionistici e commedie sexy mai visti e dando nuova visibilità, con i generi, anche a molti autori dimenticati. Una ‘missione compiuta’ che continua oggi, oltre la tv, nelle segnalazioni e nelle riflessioni quotidiane del suo ‘Cinema dei Giusti’ e che riscatta anche l’esercito di tecnici e artigiani del set e, con loro, i caratteristi più amati dal grande pubblico, gli eroi del cinema più popolare e a lungo sottovalutato ai quali il suo giornalismo ha dato l’onore di una vera e propria medaglia al valore cinematografico”.

Tra i titoli firmati per la Rai, oltre “Stracult“, che ha inaspettatamente concluso le sue trasmissioni due anni fa, dopo vent’anni di militanza per il cinema dei generi, “Cocktail d’Amore“, “Orgoglio coatto“, “Bla Bla Bla” attraverso i quali Giusti ha lanciato comici e presentatori, ma ha anche diretto per la Rai il documentario sul G8 di Genova “Bella Ciao“, presentato al Festival del Cinema di Cannes alla Semaine de la critique, organizzando per la Mostra del Cinema di Venezia rassegne sul cinema italiano di genere, come “Italian Kings of B’s” (2004) “Il Western all’italiana” (2007), “La situazione comica” (2008). Come saggista ha pubblicato una trentina di libri tra i quali un “Dizionario dei film italiani stracult“, “Il Dizionario dei western all’italiana” ma anche “007 all’italiana“, “Il grande libro di Ercole” con Steve Della Casa, il “Dizionario stracult della commedia sexy“. Come giornalista ha collaborato per anni con Il Manifesto e L’Espresso.

Il Premio Bersani, promosso dai Giornalisti Cinematografici dopo una prima edizione dedicata a Vincenzo Mollica, è stato assegnato a Busto Arsizio, in collaborazione con il BAFF, a Antonello Sarno, Hollywood party, Cinecittà News, Rai Movie, a Valerio Caprara e Franco Mariotti.