Mediterraneo, Abatantuono: “L’isola non aveva strade, un porto e poco altro…dopo aver guardato intorno capimmo che era perfetta”

Il cast è stato intervistato da Sorrisi.it

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Per festeggiare i 30 anni dall’uscita nelle sale italiane (il 31 gennaio del 1991) il cast del film Mediterraneo è stato intervistato da Sorrisi.it. Ricordiamo che il film ha vinto l’Oscar al miglior film in lingua straniera nel 1992. Ecco i ricordi di Diego Abatantuono sull’isola:

«Siamo partiti, io, Salvatores, il direttore della fotografia e qualcuno della produzione, e abbiamo girato la Grecia. Avevamo trovato due o tre posti, però avremmo dovuto girare un pezzo di film su un’isola e un pezzo su un’altra. Il giorno prima di ripartire c’era l’ultima isola da vedere: Kastellorizo. Era molto lontana, quasi vicino alla Turchia, si poteva andare in mattinata con un aeroplanino e tornare la sera in nave. Atterrammo in questo piccolo aeroporto stretto tra le montagne, sembrava di schiantarsi contro la roccia, che poi è lo spiazzo dove abbiamo girato le scene delle partite di calcio. L’isola non aveva strade, un porto e poco altro. Dopo aver guardato intorno abbiamo capito che era perfetta e bastava solo quella».

Lo stesso attore ha ricordato anche la serata degli Oscar:

“A Los Angeles partì una giostra molto affascinante. In hotel incontravi Peter O’Toole, ti salutavano Mel Gibson e Dustin Hoffman. Andammo a noleggiare degli smoking, io provai un abito di scena che Sean Connery aveva usato in uno “007”, la taglia era giusta e già quella era un’emozione. Mai pensavamo di poter vincere. Mi ero appena rotto sul set il mignolo della mano destra e dopo, mentre stringevo le mani di grandi attori, registi famosi, produttori, sentivo un gran dolore e mi piegavo un po’. Allora loro mi tiravano su dicendo: “Non faccia così, non sia servile”. Finché mi sono legato il braccio al collo con un foulard”.