MoviePass accusata di aver impedito agli utenti di andare al cinema

Secondo la FTC il servizio avrebbe ingannato i clienti.

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MoviePass
MoviePass

La storia recente di MoviePass racconta di diverse difficoltà, che non hanno mai fatto innamorare pubblico ed esercenti del servizio di eticketing statunitense nato nel 2011, ma l’accusa appena mossa dalla Federal Trade Commission (FTC) è di quelle decisamente gravi. Tanto più in un momento in cui si parla tanto di ripartenza.

La compagnia fondata da Helios e Matheson Analytics avrebbe operato per impedire ai suoi clienti di andare al cinema a vedere i film pubblicizzati. Nonostante proponesse un abbonamento di 9,95 dollari al mese capace di assicurare agli spettatori di avere ogni giorno un ingresso gratuito nelle sale convenzionate.

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Seconda la FTC, invece la MoviePass avrebbe volutamente e artificiosamente invalidato le credenziali di accesso dei propri utenti alla app dedicata, con la quale si supponeva avrebbero potuto normalmente selezionare cinema, film spettacolo prima di procedere al check-in e godersi la visione prescelta.

Una applicazione nominata tra le 25 app più interessanti del 2012 da Business Insider e The Best of Everything. Un servizio che però non aveva convinto sin dall’inizio grandi catene di multisala come gli AMC Theaters e che nel 2018 era stato costretto a chiudere, pur se per un solo giorno. Prima di arrivare a dichiarare bancarotta nel 2019.

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Accusati di aver bloccato i login di circa 75.000 clienti e averne ostacolato il ripristino, con il beneplacito (se non l’ordine diretto) degli Amministratori Delegati, di aver impedito a migliaia di abbonati (soprattutto quelli che acquistavano più di tre film al mese) di utilizzare il servizio al raggiungimento di determinate soglie, di non esser stati in grado di proteggere adeguatamente le informazioni personali dei propri utenti (nomi, indirizzi, estremi di pagamento e dati di geolocalizzazione), ora i responsabili della MoviePass dovranno rispondere alla FTC.

Soprattutto se, come avevano annunciato, davvero intenzionati a tornare in attività. Un obiettivo che era previsto per l’inizio di quest’anno, ma sul quale non si hanno più avute notizie.