In Egitto, nelle viscere della terra, esiste da 3000 anni una città abitata da mummie. Per ordine imperiale, la principessa Nefer è destinata a sposare Thut, ma nessuno dei due accetta questo destino: Nefer brama la libertà e Thut è allergico agli impegni. Ma non si può disobbedire al volere degli Dei e Thut ha solo sette giorni per sposare Nefer, portando al matrimonio l’antico anello ricevuto in dono dal Faraone, che nel frattempo è stato rubato dall’ambizioso archeologo Lord Silvester Carnaby. La principessa Nefer, Thut, suo fratello minore Sekhem e Croc (un cucciolo di coccodrillo), approdano così nella Londra contemporanea per tentare di recuperare l’anello.
È la storia di Mummie – A spasso nel tempo, diretto del regista spagnolo Juan Jesús Gar- cía Galocha, nelle sale italiane dal 23 febbraio distribuito da Warner Bros. Pictures. Il film è il debutto registico dell’autore, che in passato ha lavorato come art director in Le avventure di Taddeo l’esploratore e Taddeo l’esploratore e il segreto di Re Mida. La sceneggiatura è stata scritta da Jordi Gasull e Javier Barreira, vincitori di un premio Goya per la migliore sceneggiatura con Le avventure di Taddeo l’esploratore, mentre lo sceneggiatore Ricky Roxburgh, vincitore del premio Emmy per cartoni animati di cinema e TV, ha collaborato all’adattamento della versione inglese dello script.
La musiche del film sono state composte da un altro premio Goya, Fernando Velázquez, abituale collaboratore dell’acclamato regista spagnolo J.A Bayona, e il cartoon contiene tre canzoni originali: I Am Today e New Song (musica e testi di Velázquez) e Ring Song (musica di Velázquez su testi del produttore e sceneggiatore Jordi Gasull).
