Tre anni dopo le vicende narrate nell’Oceania del 2016 diretto da Ron Clements e John Musker, la giovane Vaiana (Moana, in originale, così ribattezzata in Italia per evitare richiami alla celebre pornostar) torna in una nuova avventura, quella raccontata dal 63° Classico Disney Oceania 2 diretto dai tre esordienti Dave G. Derrick Jr., Jason Hand e Dana Ledoux Miller. Un sequel atteso – considerato anche il record stabilito dal suo trailer – che The Walt Disney Company Italia distribuisce nei nostri cinema a partire dalla data di uscita del 27 novembre.
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IL FATTO
Vaiana è cresciuta, oggi ha un ruolo importante nella sua comunità, è esploratrice, e come tale è convinta che debbano esserci altri popoli ad abitare le isole nei mari più lontani dell’Oceania, e vorrebbe trovarli. Sarà una chiamata inaspettata dai suoi antenati esploratori a spingerla in una nuova avventura in acque pericolose e perdute da tempo che, scopriremo, sono colpite da un’antica maledizione. Insieme al semidio Maui, con cui aveva già condiviso la prima avventura e accompagnata come sempre dal gallo HeiHei e dal maialino Pua, Vaiana mette insieme un equipaggio di marinai decisamente improbabili, con cui dovrà vincere una sfida diversa da qualunque cosa abbia mai affrontato in vita sua.
L’OPINIONE
Se nel film originale Vaiana era alla ricerca della propria identità e del proprio ruolo nella sua comunità, questa volta l’impegno è maggiore: deve garantire un futuro agli abitanti della sua isola e per far questo intraprende quello che nella narrativa mitologica è definito monomito, il viaggio dell’eroe o, come in questo caso, dell’eroina. Il tutto è narrato sulle note delle canzoni di questo musical che cadenzano le prove sempre più rischiose che la protagonista affronta e dove gli animatori mostrano sontuose tempeste, un’antologia di creature buffe e mostruose e danno vita a una villain che nasconde più di un segreto. Se una debolezza si può individuare nella narrazione è che sembra propedeutica a un terzo capitolo con cui, presumibilmente, si potrebbe davvero concludere il percorso di crescita della protagonista, di cui prima vedremo però anche una versione live action, prevista per il 2026.
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Il primo Oceania è imperdibile, per l’ambientazione acquatica sono poi da ricordare Il grande blu (1988) di Luc Besson, Moby Dick (1956) di John Huston e Oceano (1971) di Folco Quilici.