Passages, la recensione

Confusioni d'amore e identità di genere tornano nell'ultimo film di Ira Sachs, dal 17 agosto in sala

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Al cinema dal 17 agosto, dopo le anteprime estive curate da Lucky Red, arriva Passages di Ira Sachs, un dramma intimo e raffinato, che esplora le complessità, le contraddizioni e le crudeltà dell’amore e del desiderio con tre grandi protagonisti: Ben Whishaw, Franz Rogowski e Adèle Exarchopoulos.

IL FATTO

Dopo aver completato il suo ultimo progetto, il regista Tomas inizia in maniera impulsiva un’intensa relazione con una giovane insegnante, Agathe. Per Tomas la novità di stare con una donna è un’esperienza eccitante che desidera approfondire, nonostante il suo matrimonio con Martin. Quando anche Martin inizierà ad avere una relazione extraconiugale, il lunatico Tomas tornerà a rivolgere le sue attenzioni verso il marito.

L’OPINIONE

Presentato in prima mondiale a inizio anno al Sundance Film Festival e successivamente alla Berlinale, Passages, il nuovo film diretto dal regista Ira Sachs (Love is Strange e Frankie), è un dramma erotico ambientato in una Parigi contemporanea. Gli istinti comandano, la felicità è a un passo, ma mai davvero afferrabile. Come l’amore che resta imbrigliato nel sudore di un letto sfatto ma non sa elevarsi a un progetto quotidiano e comune. Con una fotografia incisiva e una cura estetica notevole, Sachs mette in scena una giostra di sentimenti, seduzioni, ricatti ed eccitazioni, firmando un film caldo, seducente, che esplora con partecipazione ma senza voyeurismo (vedi le scene di sesso) le complessità, le contraddizioni, i passaggi (da qui il titolo) e le crudeltà del desiderio. E riflette più sulla perdita di potere e sulla caduta di un uomo che sulla sua identità sessuale. Magnetico, con un carisma imbronciato e fianchi girevoli, è Franz Rogowski (Freaks Out, Transit, Great Freedom, La donna dello scrittore, Victoria), ma bravissimi, anche a lavorare per sottrazione, sono anche Ben Whishaw (Paddington, Women Talking – Il diritto di scegliere) e la vincitrice della Palma d’Oro a Cannes Adèle Exarchopoulos (La vita di Adele, The Five Devils).

Franz Rogowski in una scena di Passages

SE VI È PIACIUTO PASSAGES, GUARDATE ANCHE…

Love is Strange (2014), sempre di Ira Sachs, e La vita di Adele (2013) di Abdellatif Kechiche.

RASSEGNA PANORAMICA
VOTO
passages-la-recensioneFrancia, Germania, 2023. Regia Ira Sachs. Interpreti Franz Rogowski, Ben Whishaw e Adèle Exarchopoulos. Distribuzione Lucky Red, MUBI. Durata 1h e 31’.