Raquel Welch è morta a 82 anni

0
raquel welch

Raquel Welch, attrice, modella, icona della femminilità e sex symbol per almeno tre decenni, è morta all’età di 82 anni. La morte è avvenuta a seguito di una breve malattia, come annunciato dalla famiglia la mattina del 15 febbraio.

Nata a Chicago nel 1940, Raquel Tejada iniziò ben presto la sua carriera nel mondo dello show business, iniziando a vincere i primi concorsi di bellezza già dall’età di 14 anni, per poi iniziare la carriera come modella e fotomodella. Da lì a Hollywood il passo era breve e nel 1964 iniziano ad arrivare i primi piccoli ruoli in serie televisive.

La sua straordinaria bellezza la aiutano a essere facilmente notata dalle grandi produzioni e nel 1966 arriva la prima grande occasione, in un piccolo film di fantascienza che diventerà un classico del genere, Viaggio allucinante, in cui un pool di medici e scienziati viene rimpicciolito e inserito all’interno del corpo dello scienziato che ha inventato questo rivoluzionario processo. La loro missione: salvargli la vita. Una trama incredibile, e la giovane Welch ruba la scena.

Lo stesso accade in Un milione di anni fa, produzione della Hammer Films britannica ambientata nella preistoria, in cui Raquel è vestita per tutto il film solo di un bikini di pelo. Il poster del film lo ritroveremo in un classico moderno come Le ali della libertà.

Welch diventa un sex symbol internazionale, ma la sua bellezza, pur aiutandola nella carriera cinematografica, le è anche in qualche maniera d’intralcio. La aiutano la tenacia, il desiderio di imparare e una straordinaria ironia. Proprio quest’ultima qualità è quella che le ha permesso di lasciare il segno in un momento particolare come la fine degli anni Sessanta e l’inizio del decennio successiva, apprezzata da registi fuori dagli schemi che l’avevano ben compresa.

Stanley Donen le fa impersonare la Lussuria in Bedazzled, una delle più irriverenti commedie inglesi di quel periodo, scritta da Peter Cook e interpretata da Dudley Moore (Brendan Fraser è poi stato protagonista del sequel diretto da Harold Ramis).

In The Magic Christian, geniale opera sovversiva di Joseph McGrath con protagonisti Peter Sellers e Ringo Starr fa remare una ciurma di schiavi capitalisti a suon di frusta, vestita con un completo fetish di pelle.

E poi John Huston ha la geniale idea di offrirle il ruolo della protagonista ne Lo strano caso di Myra Breckinridge, tratto dal romanzo di Gore Vidal, trasformandola in un’icona della comunità gay.

Sarà poi un altro regista iconoclasta, Richard Lester, a darle la più grande soddisfazione della sua carriera, offrendolo il ruolo di Costanza ne I tre moschettieri per cui avrebbe poi vinto il Golden Globe nel 1974.

Dell’anno dopo ha il ruolo di co-protagonista in Party Selvaggio di James Ivory, e da lì in poi la sua carriera sarebbe stata un susseguirsi di cameo, partecipazioni straordinarie e piccoli ruoli, come ne La rivincita delle bionde.

Con Raquel Welch se ne va un pezzo di cultura pop degli anni Sessanta e Settanta, oltre che una donna che ha saputo nel corso degli anni gestire con intelligenza il potere derivato da ciò che la natura le aveva dato senza divertarne schiava o esserne sfruttata. Non è cosa da poco.