Ricomincio da Taaac, il milanese imbruttito diventa rider

Dal 26 settembre in sala con Medusa, con Germano Lanzoni di nuovo nel ruolo semiserio del bauscia milanese, con lui Brenda Lodigiani e Paolo Calabresi

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Germano Lanzoni e Paolo Calabresi, Ricomincio da Taaac!

Quando il Signor Imbruttito perde lavoro, casa e famiglia, a seguito dell’acquisizione della sua azienda da parte di una multinazionale americana, la Blacksun, molto attenta all’inclusione e alla sostenibilità, l’uomo, per sbarcare il lunario, si ritroverà a fare il rider, uno dei tanti lavori da lui considerati umili e che ha sempre dileggiato.

A tre anni di distanza da Mollo tutto e apro un chiringuito, il 26 settembre esce nelle sale con Medusa, dopo una serie di anteprime estive, Ricomincio da Taaac, il secondo film de Il Milanese Imbruttito. Diretta da Pietro Belfiore, Davide Bonacina, Andrea Fadenti, Andrea Mazzarella e Davide Rossi, la commedia è prodotta da Giovanni Cova per QMI in associazione con Medusa Film e Ramaya Productions e in collaborazione con Prime Video.

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A interpretare il manager milanese purosangue ormai entrato nell’immaginario collettivo è sempre Germano Lanzoni, attore, comico e youtuber, classe 1966. Nel film tornano al suo fianco, Brenda Lodigiani, nei panni dell’Imbruttita, Paolo Calabresi, nel ruolo dell’imprenditore visionario e ambientalista Aldo Brusini, Claudio Bisio, ossia il Boss, e il Notaio Bartolini con il volto di Jake La Furia. Tra le new entry, Francesco Mandelli e Raul Cremona.

Lanzoni, com’è stato tornare sul set?

Una vera figata. Nei video ci divertiamo molto, ma abbiamo sempre poco tempo per sviluppare storie e situazioni. Un film ci permette di approfondire personaggi e tematiche”.

Stavolta il Signor Imbruttito è protagonista di un contrappasso dantesco.

Superati abbondantemente i cinquant’anni si ritrova a fare un lavoro che non è abituato a fare e che ha sempre denigrato. Tutte le armi e le visioni che aveva sempre avuto, gli si ritorcono contro. L’Imbruttito passa dalla percezione di una realtà fortunata, dominante e quasi intoccabile, a una più concreta. Dal centro approda in periferia, che lui non considera neanche Milano”.

Il film riflette sull’attualità con comicità.

È una metafora per raccontare la periferia del mondo. Anche stavolta l’intenzione degli sceneggiatori è stata proprio quella di mantenere la leggerezza della commedia, raccontando tematiche di grande attualità. C’è la volontà di giocare in un contesto meno surreale, comunque divertente, comico e paradossale, e con personaggi spinti sopra le righe, ma in una realtà più aderente alla verità”.

Come sta cambiando la comicità?

C’è un’evoluzione del linguaggio e la comicità deve farci i conti. Oggi ad alcune parole o espressioni le persone rispondono con dissenso, si sentono a disagio. La comicità ha il compito di capovolgere la realtà, ma oggi deve tener conto che gli stereotipi vanno rimodulati. La mentalità deve cambiare e non tanto per il rispetto del politicamente corretto, ma perché le parole hanno un significato. I giovani sono i primi a manifestare una certa sensibilità al riguardo”.

Il Milanese Imbruttito è un social brand di successo creato oltre dieci anni fa, e di proprietà di Shewants, che conta milioni di follower sui social. Come mai piace così al pubblico?

Io qui faccio solo l’attore e cerco di fare mio quello che un team di sceneggiatori scrive. La fortuna del mio personaggio è che si confronta con altri personaggi, e tutti cercano ogni volta di proporre qualcosa di nuovo. La dinamica comica diventa noiosa quando il pubblico anticipa la battuta o la chiusa”.

Nel suo futuro, oltre all’Imbruttito, cosa c’è?

Io già oggi faccio spettacoli di teatro canzone, dove il personaggio c’è molto poco. Nel mio futuro spero ci sia, però, un meraviglioso presente. Se anche questo secondo film avrà successo, magari arriverà una trilogia. Faccio questo lavoro da quando ho 19 anni e spero di dare sempre di più al pubblico guardando a ciò che deve venire, più che pensare a quello che ho già fatto”.