Ritratto di Regina, alla Festa del Cinema di Roma il volto inaspettato di Elisabetta II

Ritratto di Regina sarà al cinema dal 21 al 23 novembre con Nexo Digital

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Ritratto di Regina

Ho un solo rammarico rispetto a questo film: quello di non aver mai fotografato la regina Elisabetta II“, così Fabrizio Ferri, fotografo e ora anche regista del documentario Ritratto di Regina, confessa in conferenza stampa alla Festa del Cinema di Roma, dove il film è stato presentato in anteprima nella sezione Special Screenings. Prodotto da Nexo Digital con Rai Cinema, Ritratto di Regina sarà in sala dal 21 al 23 novembre.

È stata la donna più fotografata, amata, discussa, spiata, osannata, criticata, acclamata del pianeta, ma in pochi possono dire di aver conosciuto la persona che fu al di là della pesante corona che ha indossato per 70 anni. Grazie all’omonimo libro di Paola Calvetti da cui il film è tratto, Ritratto di Regina compone un affresco inedito di Elisabetta II vista attraverso gli occhi dei diversi artisti e fotografi chiamati a rappresentarla per immagini.

Apparentemente inaccessibile, Elisabetta II fece dell’accettazione del proprio destino la propria suprema ragione di vita, il suo stile e la sua compostezza hanno sorretto la corona anche nelle vicissitudini più gravi. Ritratto di Regina, grazie alle testimonianze dei fotografi che la conobbero, riesce a dissolvere quell’aura di impenetrabile maestosità per restituire l’autenticità della persona in contesti meno formali.

Fabrizio Ferri firma anche la direzione della fotografia del film, mentre Paola Calvetti è autrice della sceneggiatura. Le fotografie formali e raffinate di Cecil Beaton, quelle più intime di Yousuf Karsh e quelle più rigorose di Tony Armstrong-Jones, poi promosso Lord Snowdon, compongono parte dell’album rappresentato in Ritratto di Regina che vede anche il contributo delle testimonianze di maestri come Chris Levine, Brian Aris, Julian Calder, Jason Bell, John Swannell, David Montgomery.

“Si dice che un bravo fotografo sappia mettere a suo agio il soggetto, qui è il contrario. Questi fotografi di fama invece provano timidezza, paura, di fronte alla regina che si trova a doverli mettere a loro agio. Questo è uno degli aspetti che fanno parte dell’autenticità di questo racconto”, dice il regista.

Il volto e la voce dell’attore britannico Charles Dance, vincitore dello Screen Actors Guild Awards per The Crown, accompagna lo spettatore in questo viaggio attraverso una porzione di storia della fotografia e della monarchia. Mentre le conversazioni con Emma Blau, fotografa e comproprietaria dell’Agenzia fotografica Camera Press, Pierpaolo Piccioli, direttore creativo di Valentino, Isabella Rossellini, tra le attrici più fotografate al mondo, e Susan Sarandon, che ha incontrato personalmente la Regina, arricchiscono il documentari con le loro riflessioni.