Rossy de Palma presidente della giuria della Caméra d’or a Cannes 2022

L'attrice premierà la miglior opera prima al 75° Festival di Cannes

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Rossy de Palma

Portata alla ribalta da Pedro Pedro Almodóvar negli anni ’80, per cui è stata interprete di molti dei suoi film, il talento e la personalità ribelle, ma accattivante, di Rossy de Palma sono stati fonte di ispirazione per registi, designer, creatori di moda, musicisti, fotografi e artisti in tutto il mondo. Al 75° Festival di Cannes sarà lei la presidente della giuria della Caméra d’or che premierà la miglior opera prima tra tutti i film della Selezione Ufficiale e delle sezioni parallele.

Nel 2018, Lukas Dhont, quest’anno in Concorso con il film Close, ha ricevuto la Caméra d’Or per il suo esordio con Girl. Nel 2019 la Caméra d’or è stata assegnata al regista César Diaz per Nuestras madres; nel 2021 è andata alla regista Antoneta Alamat Kusijanović per Murina. La Giuria presieduta da Rossy de Palma consegnerà il premio durante la cerimonia di chiusura di Cannes 2022 sabato 28 maggio.

Audacia e spontaneità sono i fattori chiave delle opere prime in competizione per la Caméra d’or e secondo il Festival di Cannes nessuno meglio di Rossy de Palma, attrice nota per la sua originalità e brio, potrebbe sostenere il debutto di questi registi. “Il suo viso, il suo carisma, il suo comportamento, lei è la musa ispiratrice per eccellenza. Quando si è inventata come attrice ne La legge del desiderio di Pedro Almodóvar, il suo sfarzo e la sua energia hanno attratto gli spettatori e ha fatto del grande schermo la sua casa. Da allora è stata scritturata in numerosi film internazionali e ha lavorato molte volte in Francia. Sorpresa costante, de Palma mostra molti talenti: cantante, attrice, icona. Ogni apparizione è un’opportunità per lei di rigenerarsi e riprogettare lo stupore iniziale”.

Figura ispiratrice del Festival di Cannes, de Palma ha partecipato al Concorso con Pedro Almodovar nel 2009 in Broken Embraces e nel 2016 con Julieta. Presente anche con The Man who Killed Don Chisciotte di Terry Gilliam, proiettato alla fine del Festival nel 2018.

“La creazione di un film è la storia di un’ossessione, un atto di volontà sproporzionata che sfida la logica, spinto dal bisogno vitale di esprimere una visione. Per farlo ci vuole incrollabile perseveranza per attraversare deserti cosparsi di miraggi, osare esporsi a chi sta guardando, trasmettere il desiderio di sopraffare, trasformare, trascendere. Ma nel caso di un primo film, è ancora più eroico, più scoraggiante. Perché, come in tutto ciò che si fa per la prima volta, c’è un ingrediente dell’imprevisto, un elemento di magia. E celebriamo la nascita di un regista! La mia storia d’amore con il cinema e con il Festival di Cannes è una storia di pura gioia che si estende fino a diventare Presidente di Giuria della Caméra d’or. Dal profondo del mio cuore, spero di di mostrarmi degna di questo grande onore”: dice Rossy De Palma.

La giuria della Caméra d’or

Come da tradizione, la giuria è composta da rappresentanti francesi dell’industria (media, industria, associazioni di registi) e due artisti ospiti insieme a Rossy de Palma: Natasza Chroscicki (CEO di ARRI France), Jean-Claude Larrieu (direttore della fotografia), Éléonore Weber (scrittrice, sceneggiatrice e regista), Olivier Pelisson (giornalista e critico cinematografico), Lucien Jean-Baptiste (regista, sceneggiatore e attore), Samuel Le Bihan (attore).

La Caméra d’or è stata creata nel 1978 da Gilles Jacob, allora Delegato Generale. Il premio viene assegnato alla miglior opera prima presentata nella Selezione Ufficiale, nella Semaine de la Critique o nella Quinzaine des Réalisateurs. È progettato per incoraggiare la creazione di giovani ed è un catalizzatore per la carriera dei registi in quanto offre loro una vetrina internazionale unica. Tra i vincitori del passato della Caméra d’Or figurano Jim Jarmusch, Mira Nair, Jaco Van Dormael, Naomi Kawase, Bahman Ghobadi e Steve McQueen.