Smallville: 5 motivi per cui ci manca la serie

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Ben 15 anni fa andava in onda il pilot di Smallville. La serie, trasmessa prima dal network The WB e poi dalla The CW, ha intrattenuto il pubblico con ben dieci stagioni. Nel corso degli episodi è stato inevitabile affezionarsi alle dinamiche e ai personaggi di questo telefilm. Per celebrarne la prima messa in onda ecco alcuni motivi per sentirne ancora la mancanza.

1. Per le storie originali di ogni episodio.

Smallville aveva una storia principale, quella di Clark Kent alla scoperta dei suoi poteri. Come sappiamo il giovane Superman aveva dei nemici storici, primo tra tutti Lex Luthor. Nonostante ciò molte la maggior parte degli episodi si reggeva su una narrazione a se stante: nel corso del tempo si sono susseguite avventure di ogni genere, specie per mezzo dei mutanti generati dalla kryptonite. Non c’era mai da annoiarsi nella piccola cittadina nel Kansas e questo era un modo sia per dare ritmo allo show, sia per introdurre nuove figure o sviluppare ulteriormente quelli già presenti.  

2. Per Lex Luthor e per il suo rapporto con Clark.

Lex Luthor è sicuramente uno dei personaggi meglio riusciti di questa serie. In tutto e per tutto credibile, forte, intelligente, furbo, pieno di contrasti, affascinante e combattuto tra un lato oscuro e uno più luminoso. La sua presenza ha dato senso e direzione a molte delle situazioni di Smallville, animando la serie anche grazie ad un rapporto tutto particolare con Clark. E’ difficile trovare paragoni per questa amicizia andata poi alla deriva, che ha vissuto alti e bassi più di qualsiasi altra. In un modo o nell’altro possiamo considerare Luthor la nemesi di Kent e al tempo stesso la sua estensione più compiuta. 

3. Per la forza dei personaggi femminili.

Non si può certo dire che la ragazze di Smallville non se la sappiano cavare da sole. La prima ad averlo dimostrato è stata Chloe Sullivan, migliore amica di Clark nonché sua spasimante per moltissimo tempo. Coraggiosa, piena di brio e curiosità ha sempre perseguito la sua passione per i segreti e il giornalismo dimostrandosi all’altezza di situazioni che andavano ben oltre le classiche vicende di un’adolescente. La più fragile a lungo è sembrata Lana Lang, che invece è evoluta progressivamente nel corso delle stagioni fino a dimostrare il lato indistruttibile della sua personalità. Infine è giunta Lois Lane a cambiare le carte in tavola con il suo carattere forte e determinato, sempre pronta a mettersi alla prova. Si tratta, insomma, di uno scenario positivo per i personaggi femminili che non sono relegati in secondo piano ma, al contrario, danno un apporto determinante alla storia.

4. Per tutti i personaggi secondari che ci hanno conquistato.

Smallville è sempre stata una serie dinamica. Come già accennato abbiamo visto un gran via vai di mutanti tra un episodio e l’altro. Ma oltre a queste figure, ci sono stati molti personaggi ricorrenti a cui è stato semplice affezionarsi: come dimenticare, ad esempio, Pete Ross, migliore amico di Clark? Oppure Martha e Jonathan Kent, con le loro dolcezze ma anche i loro segreti? E ancora, per quanto da molti odiato, non possiamo non nominare Lionel Luthor e la sua complessa psicologia. Infine, anche se ormai la figura di Oliver Queen è associata ad Arrow e a Stephen Amell, per i fan di Smallville Freccia Verde era ed è Justin Hartley! Ognuno di questi personaggi aveva un suo spessore, era ben costruito e facilmente riconoscibile tant’è che perderne o ritrovarne qualcuno non poteva che dare grandi emozioni.

5. Per l’evoluzione di Clark Kent.

Nessuno dei personaggi è rimasto statico nel corso delle stagioni. L’evoluzione era continua, specie per quanto riguarda Clark. Abbiamo cominciato a seguire il suo percorso quando ancora non era pienamente consapevole delle sue capacità e lo abbiamo visto ricostruire le sue origini tassello dopo tassello. Ne abbiamo potuto osservare davvero ogni scelta, ogni azione e ogni emozione perché il protagonista è cresciuto sotto i nostri occhi per avvicinarsi sempre di più al classico e già noto Superman. Forse non sempre ne abbiamo appoggiato le decisioni, eppure siamo riusciti ad entrare nella sua psicologia schiva e ad intuire quali fossero i suoi ragionamenti. E’ importante che una serie porti il suo protagonista a crescere e che il pubblico possa essere partecipe di questo processo: in Smallville è chiaramente successo.

Cosa ne dite? Seguivate Smallville? E cosa vi manca di più della serie?

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