SALA GRANDE – L’onda che viene da Napoli, i blockbuster che arrivano da Hollywood

L'editoriale di dicembre del direttore di Ciak Flavio Natalia, dai Ciak d'Oro al cinema delle feste

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Filippo Scotti in "Hand of God", photo by Gianni Fiorito
Flavio Natalia, direttore di Ciak

Il dato sui vincitori dei Ciak d’oro 2021 irrompe nella lettura di quanto sta accadendo nel cinema e nell’audiovisivo del nostro Paese, rendendo ancora più evidente una tendenza: la creatività napoletana, forse un po’ defilata negli anni scorsi, si è ormai ripresa con forza la scena.

E con una differenza sostanziale rispetto al passato: non è più solo la matrice geografica comune a talenti che per imporsi emigrano altrove a realizzare opere in cui il territorio d’origine è solo sullo sfondo, bensì il centro della narrazione, e della stessa produzione.

Il ritorno di Paolo Sorrentino a Napoli, la nuova opera di Mario Martone e il suo annuncio, che abbiamo appena riportato, dell’arrivo di altre storie ambientate nella grandecittà campana, il successo stesso del romano Alessandro Gassmann nella regia grazie a un testo scritto da quello che attualmente è il più prolifico scrittore popolare italiano, il napoletano Maurizio De Giovanni, raccontano una riscoperta che si lega a ragioni culturali, ma anche industriali: da qualche anno il territorio campano ha scelto di credere nella produzione audiovisiva, affidandosi a

professionalità che ne hanno saputo cogliere le grandi prospettive sia sul piano culturale che della creazione di occupazione.

Alessandro Gassman

In questo Nuovo Rinascimento è evidente il ruolo di indirizzo e facilitazione svolto dalle istituzioni, e dalla Campania Film Commission, guidata da Titta Fiore e Maurizio Gemma: a Napoli e in Campania ora si gira agevolmente, e si possono sfruttare scenari da sogno e le infinite sfumature della realtà metropolitana per raccontare storie non più solo di malavita, ma anche di relazioni tra persone, generi, classi sociali e generazioni.

Su questo si innesta l’immutata vena creativa di veterani del cinema e del teatro d’innovazione come Martone e Servillo, Di Costanzo e Sorrentino, ma anche della commedia, che va da Vincenzo Salemme ad Alessandro Siani, gli esperimenti di una

Massimiliano Gallo

nutrita schiera di registi di cinema e l’enorme serbatoio di storie riscoperto e valorizzato dalle grandi serie televisive d’autore, in grado di dare finalmente una casa a una scuola

attoriale di straordinaria bravura della quale Massimiliano Gallo e Serena Rossi sono i casi di successo più recenti.

Un esempio di valorizzazione di energie e prospettive che speriamo non resti un caso isolato, ma contagi altre realtà del nostro Paese, consentendoci di cogliere al meglio la grande occasione culturale e industriale offerta dall’esplosione della richiesta mondiale di

West Side Story

storie per lo schermo, non importa se piccolo o grande. In grado di creare occupazione e reddito, ma soprattutto di illuminare verso l’esterno la straordinaria unicità del nostro Paese.

Nel frattempo, per le Feste si prepara una piccola invasione di grandi titoli da Hollywood che vi raccontiamo da varie angolazioni: dal superpop House of Gucci, con Lady Gaga diretta da Ridley Scott a West Side Story di Steven Spielberg, a Spider-Man 3, al nuovo film di Clint Eastwood, al ritorno di Harry Potter in sala 20 anni dopo.

Supereroi

E poi c’è tanto cinema italiano: dall’uscita dell’attesissimo Diabolik dei Manetti Bros all’arrivo su Netflix di È stata la mano di Dio di

Sorrentino, al debutto di un altro titolo atteso da tempo, Supereroi di Paolo Genovese

 

. Luisa Ranieri ci racconta il clima sospeso tra leggerezza e thriller di 7 donne per un mistero, Monica Bellucci la scelta di calarsi nel ruolo della Befana nel sequel de La befana vien di notte.

Vi spieghiamo anche perché potrà essere un Natale all’insegna del cinema d’autore dall’Europa e le novità nel campo delle serie tv, oltre a una nuova tendenza che sta imponendosi: possedere film, o serie tv o anche singoli frames come fossero pezzi unici. A illustrarla è Ernesto Assante, a cui diamo il benvenuto nella squadra di Ciak, assieme a un’altra grande firma: Steve Della Casa.