Sick of Myself, “una commedia antiromantica” secondo Kris Borgli

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sick of myself

Si definisce una commedia “antiromantica” Sick of Myself, scritto e diretto dal norvegese (attivo a Los Angeles) Kristoffer Borgli, regista anche dell’atteso Dream Scenario, targato A24, la produzione di Everything, Everywhere, All at Once. Film surreale che potrebbe portare dopo molti anni Nicolas Cage a correre per l’Oscar e che sarà presentato alla Festa del Cinema di Roma, per poi uscire a novembre anche in Italia, distribuito da I Wonder Pictures.

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A portare invece la storia di questa relazione (a dir poco) tossica, figlia del
nostro tempo ossessionato dalla competizione è stata invece la Wanted di Anastasia Plazzotta, sempre molto attenta a trovare nuovi talenti nel panorama internazionale.

Signe e il suo ragazzo Thomas vivono costantemente in gara tra loro e le cose peggiorano quando quest’ultimo comincia ad avere successo come artista. Cosa resta da fare dunque a Signe per attirare su di sé l’attenzione?

La risposta di Sick of Myself (presentato nella sezione Un Certain Regard di Cannes 2022) avrà a che vedere con una spirale di bugie, droghe e deformazioni fisiche: lo stesso regista ha menzionato il suo debito con David Cronenberg, anche lui alla Croisette nel 2022.

«Son sicuro che il mio interesse nelle protesi e nel body horror sia da imputare al suo cinema. Volevo realizzare una storia spiacevole nel modo più bello possibile. Volevo
girarlo durante le meravigliosi estati che abbiamo qui ad Oslo. Volevo che sembrasse il
più senza tempo possibile, per bilanciare la storia inconfondibilmente contemporanea
con l’immortalità di alcuni temi come il narcisismo e l’invidia. Abbiamo girato in 35mm, c’è tantissima musica classica nel film e il tutto si è fortunatamente tradotto in un bellissimo ritratto di cose terribili».

Nella parte di Signe, l’attrice Kristine Thorp, in una prova che, specifica il cineasta, ha richiesto di «saper gestire un ritmo comico e un coinvolgimento fisico non indifferente», con un significativo impiego del trucco protesico per simulare i mutamenti del suo corpo:

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«Penso fossimo entrambi affascinati dall’impatto che un viso o un corpo alterati possano avere sugli altri», riflette Borgli, «Cercavamo il punto esatto in cui la dismorfia potesse sembrare sia attraente sia scioccante».

Sick of Myself è nelle sale italiane dal 5 ottobre.