Atteso per le 2 di notte (ora italiana) di venerdì 11 agosto, i tanti fan pronti a vedere l’incredibile risultato di uno dei crowfunding più discussi degli ultimi tempi si erano rassegnati a rimandare l’appuntamento con lo Spider-man: Lotus di Gavin J. Konop. Lui stesso a scusarsi dal proprio account twitter, promettendo di non andare oltre questo “final delay”, un ultimo ritardo nella pubblicazione del film fan-made sull’Uomo Ragno del quale si parla dal 2021. E che finalmente è online, gratuitamente, visibile anche in fondo a questa stessa pagina.
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Dopo un “Final Promo” pubblicato per alleviare la delusione e anticipare una possibile shit-storm, il neo filmmaker – che online si qualifica come “dipendente di un negozio di alimentari” (sì, siete legittimati a pensare ai Clerks di Kevin Smith) – Spider-man: Lotus è ormai realtà. Come potete vedere e come abbiamo visto…
Spider-man: Lotus, l’opinione
“Cosa è successo alla ragazza sul ponte” chiede il piccolo fan al povero Peter Parker, facente le veci di uno Spider-Man particolarmente tormentato. Questo il cuore del film fan-made di Gavin J. Konop, che del rapporto tra il nostro eroe e la sfortunata Gwen Stacy fa il suo fulcro. Ma che soprattutto ci tiene a negare sin dall’inizio qualsivoglia “affiliazione” con Marvel Comics o Sony Pictures (e dedicare il risultato ai “creatori di Spider-man, vivi e morti”).
Chiarita la premessa fondamentale, inizia l’azione. Per modo di dire. Ché la limitatezza di mezzi (e di permessi) è subito evidente dall’inseguimento nelle strade di una New York digitale e dall’ombra dell’eroe che volteggia tra i palazzi. Una modernità tecnica che fa da contraltare alla naïveté della prima apparizione di questo nuovo Uomo Ragno, affettuosamente simile a quello di Nicholas Hammond degli anni ’70 (anche per il costume creato da Alessio Lucchesi e Lorenzo Di Sante), nel suo scontro con un altrettanto approssimativo Shocker.
Ma è una operazione che va presa per quel che è: un omaggio, e un biglietto da visita (chissà se ritroveremo Konop coinvolto in qualcosa di più grande, in futuro). Basato su fumetti cari a tutti gli appassionati del personaggio e che cerca di supplire ai propri limiti con un eccesso di dialogo e di introspezione psicologica. A dominare è infatti il dramma, i tormenti dei vari personaggi – da Peter Parker a Mary Jane e Harry Osborne – duri e diversi da quelli ai quali siamo abituati.
C’è spazio anche per un inatteso mix di fantasia e realtà nella presa di distanza da chi racconta le sue storie “senza nemmeno conoscerlo” e per una B-version delle Origini classiche in questa lunga autoanalisi. Nella quale alcuni momenti fanno sorridere… Soprattutto nel vedere lo sguardo interrogativo di Spidey alla mamma del bambino, prima di correre il rischio di abbracciarlo impunemente, o la naturalezza con cui è MJ a guidare la macchina che porta Harry o Peter, evidentemente indicativi di una sensibilità alla quale anche una regia tanto amatoriale deve oggi rispondere, se vuole evitare critiche extra cinematografiche. Che pure, in questo caso, non sarebbero poche. Ma a caval donato non si guarda in bocca… di questo si è parlato talmente tanto che non si può non riconoscere al creativo Gavin di esser riuscito nel suo intento (considerato anche il milione e mezzo di visualizzazioni del suo film, online da solo un giorno).
Spider-Man: Lotus | Final Promo
Sinossi:
Dopo la tragica morte della sua ex fidanzata – apparentemente causata dal suo stesso tentativo di salvarla – Peter Parker (Warden Wayne) continua a essere tormentato dal senso di colpa e dal passato, riflettendo se seppelire per sempre il suo super alter-ego. Quando un bambino, malato terminale, chiede di incontrare Spider-Man, Peter contempla la decisione di confortarlo nei suoi ultimi giorni.