Supersex, la recensione della serie con Alessandro Borghi

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Supersex
Supersex. Alessandro Borghi - Cr. Lucia Iuorio/Netflix © 2024

Arriva su Netflix dal 6 marzo dopo l’anteprima al Festival di Berlino Supersex, la serie in 7 episodi liberamente ispirata alla vita di Rocco Siffredi. Un racconto che, attraverso la parabola della più famosa icona del porno vivente, interroga il nesso tra porno e vita, la potenza del sesso e il legame con la morte.

IL FATTO

La vita di Rocco Siffredi, la sua famiglia, le origini, l’infanzia, il suo rapporto con l’amore e il percorso che ha portato Rocco Tano – un semplice ragazzo abruzzese di Ortona – a diventare la pornostar maschile più famosa al mondo.

Tania Garribba (madre di Rocco) e Marco Fiore (Rocco bambino) in Supersex – Cr. Lucia Iuorio/Netflix © 2024

L’OPINIONE

Prodotta da Lorenzo Mieli per The Apartment, società del gruppo Fremantle, e da Matteo Rovere per Groenlandia, società del gruppo Banijay, Supersex ci mostra Rocco Tano dietro Rocco Siffredi, l’uomo oltre la pornostar. Da Ortona a Roma, da Parigi a Los Angeles e Budapest, la serie ideata e scritta da Francesca Manieri racconta ciò che il porno rappresenta per il protagonista, che della sessualità ha fatto una carriera, e per l’Italia di quegli anni. Niente sensi di colpa né bisogno di giustificazioni in un racconto che mette a fuoco il sogno di un bambino e la sua realizzazione, le difficili relazioni famigliari, un lutto che lascia un segno indelebile, un dono diventato una maledizione, i demoni con cui fare i conti, una dipendenza dolorosa, l’amore, le lacrime.

Il ritratto provocatorio di un uomo che chiede di non esser giudicato per le sue scelte e non teme di guardare in faccia le proprie contraddizioni. Nessun altro se non Alessandro Borghi avrebbe potuto svestire i panni di Siffredi (nome d’arte mutuato dal personaggio interpretato da Alain Delon in Borsalino, diretto da Jacques Deray nel 1970), affrontato con onestà, sana spregiudicatezza e grande senso di libertà, come già precedentemente fatto con altri personaggi, lo Stefano Cucchi di Sulla mia pelle, ad esempio, al fianco di Jasmine Trinca, che nella serie ritroviamo nel ruolo Lucia, l’eros, la luce, l’amore più puro. Un grande applauso va anche ad Adriano Giannini, Saul Nanni, Vincenzo Nemolato e al resto di un cast azzeccatissimo.

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Il documentario Rocco (2016), in cui Siffredi si racconta con generosità ai registi francesi Thierry Demaizière e Alban Teurlai rivelando aspetti inediti della sua vita e della crisi che lo spinge ad abbandonare la sua carriera.

Supersex: intervista a Saul Nanni, Jasmine Trinca e Adriano Giannini (video)

RASSEGNA PANORAMICA
VOTO
supersex-la-recensione-della-serie-con-alessandro-borghiItalia, 2024. Regia Matteo Rovere, Francesco Carrozzini, Francesca Mazzoleni. Sceneggiatura Francesca Manieri. Interpreti Alessandro Borghi, Jasmine Trinca, Adriano Giannini, Vincenzo Nemolato, Linda Caridi, Enrico Borello, Saul Nanni, Vincenzo Nemolato, Gaia Messerklinger, Jade Pedri.