Terrifier 3, la recensione del nuovo capitolo della saga slasher

Ad Halloween torna Art il Clown, in quello che sembra essere il suo film migliore

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Terrifier 3 - Art il Clown

Un sorriso irresistibile, un “Killer Smile” direbbero dall’altra parte dell’Oceano, cogliendo nel segno, visto che a sfoggiarlo è l’immortale Art il Clown, protagonista dei primi capitoli di una saga che promette di prolungarsi e che arriva in sala giusto per il prossimo Halloween. In anteprima il 31 ottobre, infatti, e dal 7 novembre al cinema (distribuito da Midnight Factory, etichetta horror di Plaion Pictures), potrete trovare al cinema Terrifier 3, ancora una volta diretto da Damien Leone e con l’incredibile David Howard Thornton nei panni – muti e spietati – del protagonista. Per l’occasione affiancato da diversi volti noti del passato, su tutti la Lauren LaVera, Elliott Fullam, Samantha Scaffidi (l’orribile e sfortunata Victoria “Vicky” Heyes), Amelie McLain (la ragazzina pallida) e Chris Jericho (l’infermiere Burke), con le new entry di Sarah Voigt (come Barbara Shaw) e Felissa Rose.

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IL FATTO:

Creduto morto dopo il massacro avvenuto cinque anni prima, lo spietato Art il Clown torna a seminare il terrore durante il periodo più magico dell’anno, proprio quando Sienna (LaVera) e Jonathan (Fullam) Shaw – sopravvissuti al folle killer – si accingono a celebrare il Natale, convinti ormai di essere fuori pericolo. Art però, strisciato nei panni di Babbo Natale, è pronto a regalare nuovi incubi agli abitanti di Miles County ignari che, invece dei giocattoli, saranno loro a riempire il sacco dei regali.

Terrifier 3 - Art il Clown

L’OPNIONE:

Dopo un prequel e due film, capaci di creare un personaggio e una fan base anche imprevista, questo terzo capitolo della saga di Terrifier ha potuto contare sul budget più alto mai avuto a disposizione da Damien Leone, e si vede. Caso più unico che raro, nel genere e non, Terrifier 3 è forse – per ora – il migliore dei film di un franchise che potrebbe continuare addirittura fino a un possibile (e in parte già pensato) Terrifier 5. E non solo per l’annunciato ‘next level’ di brutalità e violenza sanguinaria – che anche i precedenti non erano da meno – quanto piuttosto per una maggior cura nella costruzione della vicenda, più convincente e strutturata delle precedenti.

Comprensibilmente, visto che nel Terrifier del 2016 il livello era poco più che amatoriale, per quanto a suo modo sorprendente, e il successivo del 2022 era forse eccessivamente prolisso, pur introducendo i personaggi fondamentali dei fratelli Shaw. E coerentemente con la popolarità conquistata dal folle clown protagonista, ormai star di TikTok e dei social (anche grazie al servizio offerto dal suo interprete sul proprio profilo su Memmo) oltre che di alcuni cameo nella Stagione 6 del videogame “Call of Duty: Modern Warfare III” e in “Call of Duty: Warzone 2.0“.

Ai due sodali Leone e Thornton va sicuramente dato merito di aver saputo conservare una certa logica nell’evoluzione del personaggio e del suo attraversare il nostro mondo a colpi di ascia (e quant’altro), dando valore alla continuty degli eventi e ai rapporti creati con le altre figure ricorrenti della saga. Che rischia di prendere derive meno convincenti negli eventuali prossimi capitoli, ma che al momento riduce le incongruenze ad alcuni, singoli, dettagli, facilmente classificabili come peccati veniali e risolvibili con un pizzico in più della famosa sospensione dell’incredulità.

Fondamentale – e diremmo scontata – parlando di un killer muto e immortale, che continua a confermarsi particolarmente fantasioso (e cruento) nella scelta delle pene da infliggere alle sue vittime, approfittando di una scelta maggiore nelle location e riportandoci alle origini dell’incubo. Che qui vediamo rinnovarsi, dopo la surreale e disturbante conclusione di Terrifier 2, e aprirsi a una promettente esplorazione delle origini del rapporto tra Clown e la famiglia Shaw. Sempre conservando quel tot di autoironia – ovviamente macabra, molto – e citazionismo – tanto di stilemi classici del genere quanto dei precedenti film – che il pubblico apprezzerà. Consolandosi di qualche forzatura narrativa al limite dell’insensato, una deriva che si spera non venga seguita nel futuro, che invece già promette upgrade tecnologici e – chissà – un tocco in più di romanticismo, almeno a vedere il finale, con i riferimenti al corto del 2008 The 9th Circle (incluso in Terrifier – L’inizio) e al Frankenstein di Mary Shelley.

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Senza andarsi a infilare nel ginepraio di horror natalizi o a tema Halloween, dei tanti clown assassini a disposizione per farvi passare la voglia di andare al circo, meglio restare sull’antologico e recuperare i capitoli precedenti della saga, dal primo Terrifier e il Terrifier 2 al ‘composito’ Terrifier – L’inizio, in origine All Hallows’ Eve, poi ribattezzato visto il successo del personaggio e dei due film originari. Per gli interessati alla maratona di sangue, i film sono disponibili sui canali Midnight Factory di Prime Video e su Mediaset Infinity.

Terrifier 3 - Art il Clown

RASSEGNA PANORAMICA
VOTO
terrifier-3-la-recensione-del-nuovo-capitolo-della-saga-slasher-ad-halloweenTerrifier 3, Usa, 2024. Regia: Damien Leone. Con: David Howard Thornton, Lauren LaVera, Elliot Fullam, Samantha Scaffidi. Uscita: 31 ottobre. Durata: 2h e 01'. Distribuzione: MIdnight Factory