Da Un Certain Regard arriva al 76° Festival di Cannes una deliziosa commedia romantica canadese, The Nature of Love, scritta e diretta dall’attrice e regista Monia Chokry, già vincitrice in questa stessa sezione nel 2019 per A Brother’s Love.
The Nature of Love, il fatto
Sophia è una professoressa di filosofia a Montreal e vive con Xavier da 10 anni. La loro è un’unione fondata su una solida affinità intellettuale e su quella naturale confidenza che si costruisce negli anni. Quando però Sophie si accorge di avere una certa nostalgia di quella passione che travolge gli innamorati, incontra Sylvain, un falegname che deve ristrutturare la loro casa di campagna. Tra i due nasce una irresistibile attrazione nonostante siano agli antipodi l’uno dell’altra.
The Nature of Love, l’opinione
Qual è la vera natura dell’amore: la passione o l’affinità? Monia Chokri, attrice e regista canadese, scrive e dirige una commedia romantica che si diverte a giocare tanto sul linguaggio quanto sui concetti relativi all’idea di amore.
È il dilemma che prima o poi affligge quasi ogni coppia dopo anni di intimità e convivenza, se abbia più importanza l’affiatamento sessuale o quello intellettuale. Sebbene la questione possa essere assai complessa, The Nature of Love ha il pregio di essere riuscito a semplificarla sia per dare spazio ad una gustosa comicità che per elaborare un possibile scenario quantomai realistico e comune.
Giocando sulla profonda diversità tra i due amanti, Sophie e Sylvane, Chokri realizza situazioni comiche gustose, ma al tempo stesso riesce a non trascurare l’aspetto più serio della faccenda in una sceneggiatura lodevole accompagnata da una colonna sonora che volutamente strizza l’occhio a quel genere di commedia romantica propria della Nouvelle Vague.
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E soprattutto Jules e Jim (1962) di François Truffaut, storia di un triangolo amoroso che si divide tra passione e ricerca di affinità interiore.
