Tutti i Premi della XIII edizione del Festival del Cinema Città di Spello e Borghi Umbri

Amusia di Marescotti Ruspoli e Mimì - Il principe delle tenebre di Brando De Sicai i film più premiati

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Più di 300 proiezioni, un’audience di circa 150mila persone raggiunte tra eventi ed iniziative in presenza e online e quaranta riconoscimenti assegnati nelle due cerimonie di premiazione. Sono questi i numeri della XIII edizione del Festival del Cinema Città di Spello ed i Borghi Umbri – Le Professioni del Cinema, che si è conclusa nella serata di domenica 17 marzo quando si sono definitivamente spente le luci del Teatro Subasio di Spello.

Proiezioni, incontri con attori, registi e maestranze, mostre, laboratori dimostrativi, conferenze dedicate alla settima arte e ai suoi risvolti sociali e teatro hanno scandito l’edizione 2024 della kermesse umbra con un importante indotto sotto il profilo economico generato dal Festival nel Cuore Verde d’Italia.

Tra i momenti clou della manifestazione, come sempre, le due cerimonie di premiazione, che hanno visto salire sul palco dell’Auditorium San Domenico di Foligno i protagonisti delle opere che il pubblico ha avuto modo di vedere dall’8 al 17 marzo. A cominciare da quella di venerdì 15 marzo condotta dalle attrici Giorgia Gambuzza e Valeria Zazzaretta, per poi passare a quella di sabato 16 marzo quando a salire sul palco sono stati, invece, gli attori Francesco Castiglione e Francesco Patanè, ma anche il padrino del Festival, l’attore Alessandro Sperduti, e la madrina 2024, l’attrice Angela Curri.

I premi ai film italiani

Dodici le pellicole italiane in concorso, giudicate dagli undici professionisti che avevano vinto nella precedente edizione chiamati a valutare tredici categorie (sceneggiatura, fotografia, scenografia, costumi, musiche, montaggio, trucco, acconciatura, fonico di presa diretta, montaggio del suono, effetti speciali, creatore di suoni, produttore esecutivo). La pellicola più premiata è stata Amusia, opera prima di Marescotti Ruspoli. Un film nato per raccontare una rara patologia che distorce la percezione dei suoni in chi ne è affetto e che proprio nelle professioni sonore ha conquistato ben quattro riconoscimenti: le musiche con il compositore americano Ford, la presa diretta con Alessandro Bianchi, il sound design con Matteo Bendinelli e il montaggio del suono con Filippo Barracco. Tre, invece, i premi assegnati a Mimì – Il principe delle tenebre, horror italiano che ha visto per la prima volta dietro la macchina da presa Brando De Sica: l’acconciatura curata da Giuggiola Acciarino, il trucco di Michele Salgaro Vaccaro, Andrea Giomaro ed Andrea Eusebi e gli effetti speciali di Alessio Pericò; a cui si aggiunge anche il Premio Cinemaitaliano.info. Due i riconoscimenti per Misericordia di Emma Dante: la fotografia realizzata da Clarissa Cappellani e la produzione esecutiva con Gianluca Arcopinto, Jacopo Cino e Marcello Mustilli. Altrettanti quelli portati a casa da Rapito di Marco Bellocchio: i costumi con Daria Calvelli e Sergio Ballo e la scenografia con Andrea Castorina. Infine, un premio per Mia di Ivano De Matteo, ossia la sceneggiatura, curata dallo stesso regista insieme a Valentina Ferlan; e Non credo in niente, opera prima di Alessandro Marzullo, che ha trionfato per il montaggio con Francesca Addonizio. Tra i premi speciali assegnati alle pellicole italiane, poi, quello della giuria dei giornalisti umbri per il miglior film assegnato a Mia di De Matteo; quello per miglior opera prima/seconda della stampa nazionale andato a Golia di Roberto Marra e Stefano Salvatori; quello istituito dall’Associazione nazionale autori cinematografici a Misericordia di Emma Dante, che ha conquistato anche il riconoscimento come miglior film per la giuria junior. Giuria, quest’ultima, che ha voluto assegnare anche una menzione speciale all’opera Le mie ragazze di carta del regista Luca Lucini, presente alla premiazione insieme all’attore Cristiano Caccamo, al quale è andata anche una targa per la miglior interpretazione.

I premi all’eccellenza

Renato Carpentieri, Festival del Cinema di Spello 2024

Il Premio all’Eccellenza è stato quest’anno assegnato all’attore Renato Carpentieri. Intervistato dal critico cinematografico Alessandro Boschi, dal palco folignate ha ringraziato il Festival per questo riconoscimento e invitato i giovani attori a “ricercare la qualità” e a “formarsi quotidianamente per cercare non solo di intrattenere e combattere la noia di ogni giorno ma per fare intravedere spiragli di una convivenza umana diversa, che ci potrebbe forse condurre alla pace”. Da un’eccellenza attoriale ad una musicale, quella incarnata dal maestro Fabio Frizzi, compositore e autore a cui è andato il Premio Carlo Savina. Ricevendo il premio, ha ricordato il suo legame non solo con Carlo ma anche con Federico Savina, che ha apostrofato come una “famiglia che ha rappresentato tanto per me”. “Anche se l’età aumenta – ha commentato – dentro di noi c’è sempre un animo da diciottenni e credo che noi che siamo innamorati di questo lavoro, rimarremo sempre degli eterni ragazzi. Sono felicissimo di questo riconoscimento, emozionato e contento di dire: ‘Continuiamo a fare i ragazzi ancora per tanto tempo’”. Il Premio Federico Savina, istituito a partire da quest’anno insieme alla figlia Federica, è stato consegnato al maestro Enrico Melozzi, il quale ha ricordato: “In quasi tutti i miei spettacoli c’era Federico a registrare. È stato per me come un nonno, il mio più grande maestro, mi ha raccontato tutti i segreti della sua professione. Ho passato giorni, mesi ed anni al suo fianco. Grazie a lui ho conosciuto persone splendide e per me questo premio è veramente importante perché mi viene dato dalla sua famiglia naturale e da quella artistica che è questo Festival, di cui lui mi parlava sempre, era il suo orgoglio. Federico sarà sempre al mio fianco, perché è immortale, perché è il mio idolo. Il suo più grande insegnamento è stato quello di cercare sempre di far passare le emozioni attraverso la tecnologia che noi usiamo, che deve esaltare quello che vogliamo cercare di dire al pubblico ed è quello che provo a fare in tutti i miei lavori”.

Premio Renato Marinelli

Tra i nuovi premi inseriti a partire da questo 2024 dal Festival anche quello in collaborazione con l’Associazione creatori di suoni presieduta da Massimiliano Prezioso e intitolato a Renato Marinelli. Premio che è andato al foley artist Marco Ciorba e che ha visto la presenza sul palco anche della nipote Giulia Marinelli. “Grazie a questo Festival per aver preso a cuore l’importanza delle figure professionali cinematografiche del dietro le quinte e renderle pubbliche, ma anche l’Associazione creatori di suoni e tutti gli associati che lottano per rendere il nostro mestiere rumoroso, ma che fatica a farsi sentire e far valere i propri diritti”.

Tutti i premi del Festival del Cinema di Spello

Scorrendo l’elenco degli altri premi assegnati nel corso di questa XIII edizione quello al miglior distributore a Teodora Film. E ancora il riconoscimento al miglior film internazionale ad Anatomia di una caduta. Due, poi, i premi speciali per serie tv rivolte alla generazione Z: a Mare Fuori con i contributi video del responsabile Rai della serie, Michele Zatta, e Un professore con il contributo video dell’attore Damiano Gavino e la presenza sul palco degli attori Alice Lupparelli, Davide Divetta, Elica Cocco e Miriam Luna Iansante. Premio giovane promessa del cinema, decretato dagli Agenti Spettacolo Associati, invece, all’attore Antonio Bannò.

Tre, invece, i riconoscimenti assegnati dalla giuria internazionale della William Penn University – Oskaloosa – Iowa: quello per miglior documentario a Bellezza addio di Carmen Giardina e Massimiliano Palmese; miglior cortometraggio a L’addestramento di Antonio Buscema; e miglior backstage a Django di Alessia Colombo.

Tra i documentari, a trionfare nell’edizione 2024 del Festival sono stati: Ridatemi le mie ossa del regista Patrizio La Bella per miglior documentario; e About last year di Dunja LavecchiaBeatrice Surano e Morena Terranova per il linguaggio cinematografico. Sempre nell’ambito dei documentari, anche quest’anno è stato consegnato il premio della Cineteca Nazionale Centro Sperimentale di Cinematografia andato a Bellezza addio di Carmen Giardina e Massimiliano Palmese.

Tra i backstage film e serie tv ad essere stati premiati sono stati Django di Alessia Colombo per le serie tv e Mia di Francesco Chiatante per i film.

Per il miglior corto d’animazione premiato Akufeni di Lorenza Longhi e Stefano Pavolini; mentre miglior podcast è stato decretato My Fair Mommy di Gaetano Cappa.

Passando ai cortometraggi, nell’ambito della settima edizione dello Spello International Film Festival, il riconoscimento Best short film è andato a What if di Yanghuixiao Gao, mentre lo Special Jury Price è stato assegnato a Notti d’estate di Davide Carabellese.