Tyler Rake è tornato: l’agente altamente specializzato, impersonato da Chris Hemsworth, dovrà affrontare una nuova pericolosa missione. Dal 16 giugno su Netflix, gli amanti dell’action vivranno le intense avventure del secondo capitolo della saga, in cui il protagonista viene ingaggiato per salvare la famiglia di un gangster georgiano da una prigione in cui è detenuta. E per farlo, si troverà invischiato in scontri a fuoco e combattimenti dal ritmo serratissimo, messi in scena per impedire allo spettatore di rilassarsi, fino alla fine. Una fine che è intenzionalmente lasciata aperta e ambigua sul destino di Tyler, lasciando intendere che potrebbero esserci le condizioni per un terzo capitolo.
Diretto da Sam Hargrave, Tyler Rake 2 è basato sulla graphic novel Ciudad (2014), scritta e creata da Ande Parks, Anthony Russo e Joe Russo. Quest’ultimo scommette sul successo del nuovo lavoro e guarda già avanti: «Non si vuole anticipare la risposta del pubblico, ma c’è sicuramente spazio per un Tyler Rake 3. Ci sono alcune sorprese nel secondo capitolo che potrebbero aprire un mondo. E penso che Sam Hargrave abbia fatto un lavoro incredibile con questo film, superando il primo». Una delle sequenze più ambiziose è un inseguimento in auto di 12 minuti, con uno scontro all’ultimo sangue dallo stile impeccabile.
Nel sequel tornano Golshifeh Farahani nei panni di Nik Khan e Adam Bessa in quelli di Yaz Khan. Tra i nuovi, Tinatin Dalakishvili impersona Ketevan, Olga Kurylenko (che abbiamo già visto in Black Widow) è Mia, l’attore e professionista di arti marziali Daniel Bernhardt mette in scena Konstantine. Ma c’è anche Levan Saginashvili, che nella vita è sette volte campione del mondo di braccio di ferro, e Rudhraksh Jaiswal che impersona Ovi, il giovane che Tyler deve proteggere. Qui si ricorderà che nella battaglia finale il nostro mercenario era pronto a sacrificare la vita per assicurarsi che il ragazzo potesse mettersi in salvo. Nonostante due ferite da arma da fuoco, il protagonista si tuffa in acqua da un ponte e così scompare agli occhi del pubblico. Ma nelle ultime scene lo si vede, come una figura dai contorni sfocati, mentre guarda il giovane Ovi nuotare verso la salvezza. Il regista ha poi precisato che nella versione originale della sceneggiatura Tyler in realtà muore, ma questa modifica rende il finale volutamente più ambiguo, proprio per lasciarlo aperto a nuovi capitoli.
