Quanto fa male il mondo fuori? La domanda introduce un progetto interessante che potreste aver già incrociato, vista l’invasione di volantini rosa che ha invaso le strade delle principali città italiane e nei quali si leggono le frasi che trovate riportare in basso. Sono parti delle testimonianze rilasciate da alcuni hikikomori italiani, persone che vivono una condizione di ritiro sociale isolandosi per periodi più o meno prolungati evitando il contatto e le interazioni con il mondo esterno.
Da qui – sui canali social Instagram, TikTok e Facebook – nasce il progetto VAS – La Scala del Dolore, che ha l’intento di sensibilizzare su un tema poco noto in Italia, l’isolamento volontario, che sta prendendo sempre più piede nel paese e di cui si conosce molto poco, a dispetto del numero crescente di casi e testimonianze. Con un totale complessivo di circa 1.000.000 visualizzazioni registrato in un solo mese, da parte di utenti che per varie motivazioni sentono una vicinanza a questo tema e vogliono dare voce ai propri pensieri e desiderano essere visti e compresi, un fenomeno social con circa 1.000.000 visualizzazioni spontanee in un mese che ha dato vita a una vera e propria community.
Una community che cresce silenziosa a vista d’occhio nel cuore del web, e che vuole far sentire la propria voce, ma spesso non ci riesce. In questo senso i QRcode presenti su ogni volantino rimandano al sito www.vaslascaladeldolore.it e ai canali social attraverso i quali è possibile seguire il progetto VAS e parteciparvi.
Un progetto che presto prenderà un’ulteriore forma e troverà uno spazio tutto suo sul grande schermo con VAS – Il film, una produzione Al One e Meleagris Film distribuita da Piano B Distribuzioni prossimamente nei cinema italiani. Si parla già di una data di uscita da fissare in autunno per l’opera prima di Gianmaria Fiorillo, nella quale troveremo Eduardo Scarpetta, Demetra Bellina e Gabriel Link, oltre alla partecipazione speciale di Taghera, Luigi Di Razza, Golden Rain Music, Miriam Ayaba e tanti altri.
Scritto da Sara Sole Notarbartolo, Gianmaria Fiorillo e Francesco Inglese, il film risulta realizzato con il contributo della Regione Campania Film Commission Regione Campania e con il sostegno della Regione Lazio Fondo regionale per il Cinema e l’Audiovisivo.
Gli hikikomori oggi sono tanti, più di quanto si possa immaginare, e non smettono di aumentare. Negli ultimi tre anni sono triplicati in Italia e formano una realtà invisibile di cui si parla ancora troppo poco. Parlare di loro e dare loro una voce è il primo passo per non farli sentire soli. Dietro una stanza chiusa, non c’è solo silenzio, ma ci sono le loro storie fatte di ferite invisibili – caratteriali, familiari, scolastiche, sociali – che attraverso un processo graduale, riconoscibile attraverso piccoli segnali che spesso passano inosservati, portano un individuo a diventare hikikomori.
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Oltre a generare interazione nella community, ai canali social sono state diffuse anche testimonianze dirette di madri e ragazzi e dati ufficiali sul fenomeno hikikomori. Parallelamente, è stata attivata anche una Community WhatsApp che conta attualmente circa 1.500 persone, uno strumento di aggregazione utile per rafforzare il rapporto diretto con il pubblico più coinvolto e favorire la diffusione di contenuti chiave.
Per seguire la community di VAS:
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#VAS
#LaScalaDelDolore
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