Torna dal 24 luglio con Deadpool & Wolverine l’antieroe più scorretto e dissacrante di sempre. E questa volta ha un compagno che gli tiene testa. Nel cast Ryan Reynolds, Hugh Jackman, Emma Corrin, Morena Baccarin, Rob Delaney, Leslie Uggams, Karan Soni e Matthew Macfadyen.
IL FATTO
Dopo un colloquio fallito (ma divertentissimo) per entrare negli Avengers, il mutante Wade Wilson alias Deadpool, deciso comunque a cambiare vita per amore della sua compagna, si arrangia come rivenditore di auto. Ma dovrà indossare nuovamente il costume quando è raggiunto dalle forze di Mr. Paradox, responsabile della Time Variance Authority, che gli offre di entrare a pieno titolo nel Marvel Cinematic Universe (dove ci sono in serbo grandi piani per lui). E però la sua linea temporale d’origine, amici e congiunti compresi, sarà spazzata via per la venuta meno del personaggio chiave su cui si reggeva, Wolverine, morto eroicamente nel finale di Logan. Wade non ci sta, e per salvare il suo mondo si fionda alla ricerca dell’iconico x-man artigliato (o, almeno, di una sua versione disposta ad aiutarlo). Deadpool & Wolverine
L’OPINIONE
Mentre scriviamo non sappiamo ancora se Deadpool & Wolverine sarà il trionfo di pubblico auspicato per ridare linfa ai cinecomics, ma gli ingredienti (e i segni) perché ci riesca li abbiamo tutti, e sono gli stessi che hanno fatto la fortuna della saga con lo scatenato Ryan Reynolds (anche co-produttore e co-sceneggiatore): in primis, l’umorismo nerissimo, scorretto e metatestuale (il nostro antieroe sa bene di trovarsi in un film), che stavolta se la prende, tra le altre cose, col caos narrativo del Multiverso Marvel e le conseguenze dell’acquisizione di Fox da parte dell’impero Disney. E poi, c’è un protagonista che più lontano dall’ideale canonico di supereroe non si potrebbe, anche se qualcosa di buono, a modo suo, proverà comunque a farla. In più, stavolta si aggiunge il pezzo da 90 dell’intero franchise mutante, il Wolverine di Hugh Jackman, che col suo carisma e l’immutata passione nell’interpretare Logan (da ormai 25 anni) ha ottenuto meritata notorietà internazionale scrivendo la storia del genere cinefumettistico. Per questo ritorno, poi, l’attore australiano può giocare con più versioni del personaggio, in un’avventura che, nemmeno a dirlo, ci catapulta in un vortice di riferimenti alle vignette di partenza e ad altri film (passati, e persino… futuri), oltre che vecchi volti di supereroi (quasi) dimenticati.
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