La sala professori, dopo il debutto alla Berlinale 2023, è stato designato candidato tedesco agli Oscar 2024 e inserito nella cinquina finalista.
IL FATTO
Carla Nowak è una giovane e promettente insegnante al suo primo incarico. Tutto sembra andare bene, fino a quando una serie di piccoli furti all’interno della scuola media dove lavora mette in subbuglio l’istituto. Quando i sospetti cadono su uno dei suoi studenti, Carla decide di indagare personalmente, scatenando una serie inarrestabile di reazioni a catena.
LEGGI ANCHE: La sala professori, il trailer del candidato all’Oscar 2024
L’OPINIONE
Presentato nella sezione Panorama della scorsa Berlinale e candidato all’Oscar tra i migliori fillm internazionali, La sala professori, ambientato in uno spazio che da luogo privilegiato di condivisione del sapere si fa un campo di battaglia e specchio di società piena di guasti, dove ogni azione scatena ripercussioni sulle vite di tutti coloro che lo abitano, mette sotto attacco falle, ipocrisie e brutalità di un sistema scolastico rigidamente basato sul rispetto assoluto della regola e si interroga sul prezzo della verità e dell’onestà, oltre che sul ruolo giocato dalla cattiva informazione e dal pregiudizio.
Tra discriminazione e bullismo, l’inadeguatezza dei professori e gli errori commessi dai genitori, il film riflette su giochi di potere e trappole della legge con un doppio canale che si fa metafora. Nei panni della protagonista c’è Leonie Benesch, che abbiamo visto ne Il nastro bianco e The Crown. Suspence e tensione crescono grazie a tempi da thriller
SE VI È PIACIUTO LA SALA PROFESSORI, GUARDATE ANCHE…
Il precedente film del regista tedesco di origini turche, La parola che conta, storia d’amore e di ricerca di identità tra una donna pilota e un gigolò turco che dal matrimonio cerca la cittadinanza tedesca.