Dall’omonimo romanzo di Ermanno Rea, la storia di un uomo che torna nella sua Napoli per assistere la madre morente, in quel Rione Sanità dal quale era fuggito, 15enne, 40 anni prima. Un ritorno che rappresenta la riscoperta di sé ma anche un tuffo nel suo passato, nel quale si nasconde un terribile segreto.
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L’OPINIONE
Nel cinema che in questi tempi difficili guarda ancora di più agli incassi, ci sono ancora “isole” creative dove a prevalere sulla logica del box office è la necessità e l’urgenza di esprimersi, di raccontare una storia. Il che, peraltro, non di rado finisce con il coincidere con un buon successo nei numeri. Per la cura, la ricchezza e insieme la misura delle scene, lo sguardo indulgente, persino tenero, riservato ai protagonisti, la sospensione di ogni giudizio nei loro confronti e la credibilità del percorso che propone, La nostalgia appartiene a questa “isola”. E lascia in sospeso domande che ci riguardano: sulla forza inesorabile di quel sentimento e il prezzo che siamo disposti a pagare per abbandonarci ad esso, sulle reali dinamiche dei rapporti con figure e storie del nostro passato, sulla forza delle radici.
A questi temi, svolti di nuovo con maestria da Martone, si aggiungono ritratti resi credibili da grandi prove attoriali. Di Pierfrancesco Favino, Francesco Di Leva, Tommaso Ragno. Ma anche della gente del Rione, coinvolta dal regista nel racconto di se stessa in un Rione Sanità in grado di proporre scorci narrativi sempre diversi. A render più ricca l’esperienza di visione sono alcuni “quadri” di grande tenerezza e straordinaria bellezza. Come il momento del bagno che il personaggio al centro del film fa alla vecchia madre malata. Difficile non accostare la scena a una sorta di Pietà michelangiolesca capovolta.
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È stata la mano di Dio, di Paolo Sorrentino (su Netflix), per la straordinaria capacità di visitare il rapporto con le proprie radici, e Il sindaco del Rione Sanità, di Mario Martone (su RaiPlay), per cogliere da un altro punto di vista, di nuovo firmato da Mario Martone, l’unicità di caratteri, dinamiche e rapporti del quartiere-isola nel ventre di Napoli.