ROMEO&JULIET

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id. Gran Bretagna/Italia/Svizzera, 2013 Regia Carlo Carlei Interpreti Hailee Steinfeld, Douglas Booth, Paul Giamatti, Ed Westwick, Damian Lewis Sceneggiatura Julian Fellowes Produzione Julian Fellowes, Alexander Koll, Simon Bosanquet, Lawrence Elman, Ileen Maisel, Doug Mankoff, Andrew Spaulding, Dimitra Tsingou Distribuzione Good Films Durata 1h e 58′

In sala dal 

12 febbraio

I due Romeo & Giulietta che ancora si ricordano sono quelli di Franco Zeffirelli e di Baz Luhrmann, rispettivamente 47 e 19 anni fa. Quindi lo spazio c’era per una nuova versione, visto che l’ultima (saltando quella interpretata a teatro da Orlando Bloom, poi distribuita anche in qualche sala e in Dvd) era stata la bizzarra extravaganza del musical animato Gnomeo e Giulietta, prodotto da Elton John. Carlo Carlei, uno dei nostri registi più internazionali e uno dei pochi italiani ad aver girato ad Hollywood (Fluke, 1995), ha pensato che nell’era di Twilight (allegoria di un amore impossibile fra vampiri e umani, con l’optional dei licantropi) le nuove generazioni meritassero il loro Romeo & Giulietta.

Il risultato è stato un film molto ricco di immagini, bei costumi e belle scenografie, girato soprattutto dal vivo e non in studio con meravigliose location ( Il Palazzo ducale di Mantova, il Palazzo Farnese di Caprarola, la grotta del Sacro Speco di Subiaco) che è anche un film d’azione, con i giovani delle due famiglie rivali si che si sfidano continuamente a duello, come in un film di arti marziali.
La trovata, originale, di spostarlo nel tempo, ha permesso che Romeo diventasse un artista e ci fossero riproduzioni di capolavori del Rinascimento. Ottimo il cast, pieno di grandi attori internazionali (su tutti Paul Giamatti nel saio di frate Lorenzo). Peccato che la polemica, piuttosto oziosa, sulle eccessive licenze che lo sceneggiatore pluridecorato Julian Fellowes (Downton Abbey ma anche l’Oscar per Gosford Park) si sarebbe preso, macchiandosi dell’orrendo peccato capitale di lesa maestà (leggi Shakespeare) abbiano a priori tarpato le ali al film. Speriamo vivamente in una meritata second life in Dvd.

Marco Giovannini