Italia, 2016 Regia Massimo Gaudioso Interpreti Fabio Volo, Silvio Orlando, Miriam Leone, Carlo Buccirosso, Nando Paone Sceneggiatura Massimo Gaudioso Produzione Cattleya, Rai Cinema Distribuzione 01 Durata 1h e 62′
In sala dalÂ
24 marzo
Arrampicato sulle montagne, il paese di Pietramezzana, 120 anime, sta morendo. Di disoccupazione, da quando la miniera ha chiuso i battenti. Ma Domenico non ci sta a lasciarsi andare e quando scopre che c’è un industriale che potrebbe scegliere quel luogo per impiantare una nuova fabbrica farà di tutto per convincerlo. Ma ci sono due condizioni precise (per non parlare della mazzetta): avere una popolazione di almeno 250 abitanti e un medico condotto. Per la prima si può mentire, per la seconda…beh tutto sta a convincere il chirurgo estetico Gianluca Terragni, milanese assai snob (“Bello, sembra arredato da Ray Charlesâ, commenta quando vede quello che sarà il suo provvisorio appartamento) e âscaraventatoâ lì da un compaesano compiacente, a restare ben oltre il periodo limitato della permanenza.
Dalla commedia francocanadese di Jean-François Pouliot La grande seduzione (2003), base nel 2013 per un simpaticissimo remake anglocanadese, The Great Seduction di Don McKellar (con Brendan Gleeson e Taylor Kitsch), una versione alla lucana, nella splendida cornice delle Dolomiti regionali. Non tutto quaglia nella italianizzazione firmata da Massimo Gaudioso (Il caricatore, la vita è una sola), anzi… onestamente il cricket in Basilicata, lo sport per cui il meneghino Terragni va pazzo (!!) è troppo per chiunque, anche se loro tentano di giustificare: âLo hanno portato qui gli indiani nella seconda guerra mondiale. Noi il calcio lo abbiamo sempre schifatoâ. E infatti serve solo come un gag, mentre il tradimento della fidanzata rimasta a casa noi lo seguiamo solo attraverso le telefonate spiate. Qui si gioca tutto sulla caratterizzazione degli abitanti, sulla calda umanità di Silvio Orlando (bravissimo), Nando Paone e Carlo Buccirosso, mentre Fabio Volo che comincia a denunciare la sua età, rimane sempre un po’ troppo acerbo per lo schermo. Piacione sì, simpatico anche, ma acerbo.
Massimo Lastrucci
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