Hanno ucciso l’Uomo Ragno, la serie di Sydney Sibilia in otto episodi, è disponibile al completo su Sky ed è già un cult.
IL FATTO
Pavia, fine anni ’80. Max ama i fumetti e la musica americana. È un anticonformista in una città dove non c’è nulla a cui ribellarsi. In più, dopo aver trascurato il liceo per seguire nuove amicizie e serate punk, arriva la bocciatura. Il “fallimento” si rivela in realtà una nuova, fatale opportunità: nel liceo dove si trasferisce ha un nuovo compagno di banco, Mauro. La musica rende Max e Mauro inseparabili. Grazie alla forza trascinante di Mauro, Max abbraccia il suo talento e con lui compone le prime canzoni che verranno prodotte da Claudio Cecchetto. Ma quando il successo li travolgerà, Max e Mauro, così diversi, riusciranno a restare uniti?
L’OPINIONE
Uno era insicuro, ripetente e, in fondo interessato solo a conquistare la ragazza più in voga del liceo. All’altro, invece, mancava sempre «tanto così» per essere davvero bravo a far qualcosa. Erano due underdog di provincia. Nessuno avrebbe creduto in loro. Eppure in pochi anni hanno dato vita a una delle band più amate e iconiche della storia della musica italiana. E le loro canzoni riempiono ancora oggi gli stadi. Ora a celebrarli arriva una serie, una produzione Sky Studios e Groenlandia (società del Gruppo Banijay) prodotta da Matteo Rovere e Sydney Sibilia, che è anche il regista con Francesco Capaldo e Alice Filippi. Una dramedy, ritmata e brillante, in otto episodi, disponibili dall’11 ottobre in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW, che è una storia di musica e d’amicizia, illusioni, coraggio, di un successo travolgente, imprevisto e imprevedibile. Una storia di sincerità («Gli 883 – ha detto Sibilia alla presentazione – sono caratterizzati da una sincerità estrema, che ti fa cantare che hai un appuntamento con una ragazza e non sei figo e la fai dannare, ma arrivi mezz’ora prima, in ansia») e una storia in cui chiunque può identificarsi: quelli che, a quel tempo, provavano a prendere le misure con la vita, proprio come Max Pezzali e Mauro Repetto, e chi allora non c’era ancora. E che come i due attori protagonisti, Elia Nuzzolo e Matteo Oscar Giuggoli (perfetti nella parte!), si trovano catapultati in un’epoca vicina eppur lontanissima. E di fronte a uno che sul set chiede di riarrotolare la cassetta, come ha rivelato Nuzzolo, chiedono stupiti: «In che senso?».
SE VI È PIACIUTO HANNO UCCISO L’UOMO RAGNO GUARDATE ANCHE…
Per un salto negli anni ’90, Un’estate fa, la serie Sky Original con protagonisti Lino Guanciale e Filippo Scotti.