È tornata dal 17 giugno sugli schermi di Sky e in streaming su NOW House of the Dragon, la serie prequel della pluripremiata Il trono di spade. Un episodio a settimana, in contemporanea assoluta con gli USA, per scoprire come prosegue la guerra all’interno della famiglia Targaryen.
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IL FATTO
Dopo l’incoronazione di re Aegon II, la seconda stagione di House of the Dragon segue i Verdi e i Neri mentre inizia la Danza dei Draghi. I nuovi episodi vedranno infatti il regno spaccarsi: ciascuna delle due fazioni ritiene legittima la propria aspirazione al Trono di Spade, e tutti dovranno scegliere per quale fazione di Casa Targaryen schierarsi. Il desiderio di accumulare eserciti sempre più grandi e quante più roccaforti divide i personaggi principali, portandoli su strade diverse su cui li attendono visioni misteriose, bastardi con talenti nascosti e brutali battaglie tra draghi.
L’OPINIONE
Sentir partire di nuovo la “mitica” sigla di testa di Game of Thrones – stavolta non più su un tappeto di castelli, vie e strade che si innalzano in modo quasi tridimensionale, ma di immagini di re, regine e battaglie che tessono un arazzo – promettendo nuove storie dell’immaginario continente di Westeros è già di per sé un’emozione per gli appassionati de Il trono di spade. Quando poi appare la Barriera, con la sua neve, i Guardiani della notte e il Nord selvaggio a minacciarla, l’incantesimo di Game of Thrones si compie, e si resta avvolti dalla visione. Ad aiutare questa alchimia sono i dialoghi, di nuovo incisivi, asciutti, al livello delle ultime stagioni di GoT, mentre pian piano i personaggi di questo prequel acquistano profondità e di nuovo il racconto sa fermarsi a descrivere i caratteri, prima di accelerare tra battaglie e draghi.
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La prima stagione di HotD e soprattutto, le otto di Game of Thrones. Sono su tutte su Sky e NOW.