Quella di Rocky, per Sylvester Stallone, è una figura aperta. E nemmeno il già annunciato The Family Stallone sembra poterlo distrarre da un franchise del quale più volte ha parlato con rancore e polemica, soprattutto nei confronti del produttore Irwin Winkler. Una saga che avrebbe potuto continuare con il mai realizzato Rocky 7, del quale è lo stesso attore, regista e produttore a pubblicare online degli appunti di proprio pugno.
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E’ dal 2018 che Stallone non veste i panni del suo campione di boxe, lo Stallone italiano nato nel 1976 e apparso sul grane schermo fino al Creed II di Steven Caple Jr. con Michael B. Jordan (oggi regista del prossimo capitolo delle vicende del figlio di Apollo), ed erano anni che gli appunti che vi mostriamo di seguito languivano in un cassetto.
Dal quale li ha tirati fuori Sly stesso, autocitandosi con lo storico “non è finita finché non è finita”. E mostrando stralci di scene e idee che ci riportano al ristorante della scomparsa Adriana di Talia Shire, ricordata dall’ex marito in un momento toccante di nostalgia (o in una possibile conversazione, ovviamente solo immaginata).
Ma che soprattutto riportano Rocky a bordo ring, in un fight club dove assiste al combattimento del ventisettenne Chucho the Mutt, personaggio legato a quello che lo stesso Stallone definisce un ritorno “a lottare per il quartiere che lo ha creato e che ama ancora”. “Questo è stato l’inizio della sceneggiatura di Rocky 7, – spiega ancora l’autore degli appunti, – purtroppo a causa di certi individui non si realizzerà mai, ma è qualcosa che voglio condividere con i fan irriducibili. Continuate sempre a dare pugni”.
