È quasi un anno che si parla del ritorno di Keanu Reeves in un già annunciato John Wick 5, una notizia che non è stata accolta con eccessiva sorpresa dai più, ormai rassegnati al fatto che sempre più le produzioni cinematografiche non si facciano grandi scrupoli, tanto più nel riportare in scena personaggi la cui parabola narrativa era stata data per esaurita, ma il loro appeal nei confronti del pubblico potrebbe ancora assicurare buoni incassi.
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Nel caso specifico, il franchise sul tenebroso serial killer sembrava ormai passato nelle mani della Ballerina di Ana de Armas, ma in generale sono molti i casi di eroi addirittura resuscitati per ‘motivi economici’. Una dinamica sulla quale si è concentrato un recente focus di Variety, che partendo dall’esempio citato ha preso in considerazione esempi come quello di Michael Myers e James Bond (il ritorno del quale veniva esplicitamente promesso alla fine di No time to Die) o di Superman e altri supereroi dei cinecomic Marvel, come Black Panther, che potrebbe aver trovato il suo erede (dopo gli stravolgimenti ai tempi della lavorazione del film precedente successivi alla scomparsa di Chadwick Boseman).
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E datando al 1978 quello che definisce il paradigma “se fa soldi, riportalo indietro“, un gioco al (non) massacro che in molti casi sembra aver stancato il pubblico e non dare sempre i risultati sperati. Sia per gli effetti che ha sulla credibilità delle vicende raccontate, sia per il venire meno dell’unità drammatica dell’azione tanto cara ai Greci e alla Nuova Hollywood, sia per questioni legate alla moralità e alla capacità di emozionare di un racconto. Elementi che alla lunga rischiano di depotenziare e svilire lo stesso, rendendo i film dei semplici “passatempi”, privi o quasi di significato.
Per approfondire: l’articolo originale su Variety