Cannes 2023, May December, recensione del film con Julianne Moore e Natalie Portman

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May December

MAY DECEMBER, IL FATTO – Una famosa attrice decide di passare del tempo con la vera protagonista del biopic che si appresta a interpretare, una donna che 25 anni prima era balzata all’onore delle cronache per avere avuto una relazione con un tredicenne, che sarebbe poi diventato suo marito e padre di due dei suoi quattro figli. Le ricerche della star si trasformeranno in un gioco tra gatto e topo con la sua antagonista.

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L’OPINIONE – Todd Haynes continua la sua rielaborazione del noir e del melò classico americano. Qui li unisce, come spesso ha fatto d’altronde, per costruire un thriller psicologico con le atmosfere e il look di un film degli anni Settanta. Dalla colonna sonora  alla fotografia, passando per le algide scenografie della casa della donna al centro dell’indagine, tutt’altro che al di sopra di ogni sospetto, Haynes mette in scena un gioco di specchi, in cui le figure dell’attrice e dell’oggetto di studio si scambiano e si trasfigurano continuamente, mischiando presunte realtà con vera finzione.

L’ennesimo film di Cannes 2023 che riflette sul rapporto tra cinema e verità, una deriva di questi tempi per riflettere sul fatto che niente è quello che sembra, tutto è apparenza. Al centro ci sono le due magnifiche interpreti che fanno a gara di bravura, Natalie Portman e la donna del mistero Julianne Moore, attorno a cui ruotano personaggi che raccontano la storia passata secondo il loro punto di vista.

Una struttura alla Quarto potere che infittisce ulteriormente l’intreccio di questo complesso impianto in cui bisogna entrare cogliendo particolari non sempre evidenti. E se si perdono, il rischio è quello di restare nel mezzo, con l’indecisione da parte dello spettatore della direzione da prendere. È il fascino ma anche il limite di May December, che in ogni caso conferma quanto Todd Haynes sia un cineasta prezioso nel panorama contemporaneo, mai banale, sempre pronto a sorprendere.

Meglio rimanere spiazzati da film di questo livello che noiosamente rassicurati da storie sin troppo facili da leggere, che si fanno con guardare, belle, ma che non aprono finestre su altri mondi, spesso oscuri.

SE VI È PIACIUTO MAY DECEMBER GUARDATE ANCHE: il cinema di Haynes merita molte visioni, Julianne Moore ne è stata spesso protagonista. Recuperare due gioielli come Safe e Lontano dal Paradiso è doveroso.

RASSEGNA PANORAMICA
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