Le giurie del Festival di Cannes 2023 hanno emesso i loro verdetti, e in una serata di premiazione nella quale molte delle previsioni – almeno quanto ai titoli dei film premiati – sono state confermate, non sono mancate le sorprese. A partire dalla originale doppietta realizzata dal film vincitore della Palma d’Oro e del Palm Dog Award, l’Anatomie d’une chute (Anatomy of a Fall) di Justine Triet, che diventa la terza donna a conquistarla nelle 76 edizioni della manifestazione.
Niente premi, purtroppo per i tre film italiani in concorso – Rapito di Marco Bellocchio, Il sol dell’Avvenire di Nanni Moretti e La chimera di Alice Rohrwacher (che pure sembrava poter avere qualche chance, visto il gradimento raccolto dalla stampa internazionale) – e per la Sandra Hüller che tutti davano già vincitrice come Miglior Attrice per le due convincenti prove mostrate come protagonista femminile di The Zone of Interest e proprio Anatomie d’une chute.
Il Grand Prix al film di Jonathan Glazer, unanimemente celebrato e fino all’ultimo momento principale candidato al premio più importante, è una consolazione di pregio, come anche il premio per il Miglior Attore al magnifico Kōji Yakusho del Perfect Days di Wim Wenders, titolo che – per quel che vale – conquista la Palma della redazione di CIAK.
E' il momento della Palma d'Oro del Festival di Cannes! In attesa del palmares ufficiale, in arrivo a breve, nei nostri voti ai film in concorso (e ai tre italiani) la conferma di quanto sarà difficile per la giuria assegnare la #GoldenPalm di #Cannes2023https://t.co/zTwfbECYEP pic.twitter.com/gBnFYQz2iL
— CIAK (@ciakmag) May 27, 2023
Discorso analogo per la consacrazione della Miglior Sceneggiatura di Kaibutsu (Monster), firmata da Sakamoto Yuji, ma il film di Hirokazu Kore’eda non era forse al livello del Un affare di famiglia (Shoplifters) con il quale il regista giapponese conquistò Cannes nel 2018. E se il Jury Prize assegnato al Kuolleet lehdet (Fallen Leaves) di Aki Kaurismäki ricorda il Grand Prix de L’uomo senza passato del 2002, la pur meritata Miglior regia a Trần Anh Hùng per La Passion de Dodin Bouffant (The Pot-au-Feu) inserisce nel Palmares definitivo un titolo molto apprezzato, ma che non avrebbe avuto chance nelle altre categorie.
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FESTIVAL DI CANNES 2023, TUTTI I VINCITORI:
Palma d’Oro
Anatomie d’une chute (Anatomy of a Fall)
di Justine Triet
– la recensione –
Grand Prix
The Zone of Interest
di Jonathan Glazer
– la recensione –
Miglior regia
Trần Anh Hùng
per La Passion de Dodin Bouffant (The Pot-au-Feu)
– la recensione –
Jury Prize
Kuolleet lehdet (Fallen Leaves)
di Aki Kaurismäki
– la recensione –
Miglior Sceneggiatura
Sakamoto Yuji
per Kaibutsu (Monster) di Hirokazu Kore’eda
– la recensione –
Prix d’interprétation féminine
Merve Dizdar
in Kuru otlar üstüne (About Dry Grasses) di Nuri Bilge Ceylan
Prix d’interprétation masculine
Kōji Yakusho
in Perfect Days di Wim Wenders
– la recensione –
Un Certain Regard
Un Certain Regard Prize
How to Have Sex
di Molly Manning Walker (opera prima)
Jury’s Prize
Hounds
di Kamal Lazraq (opera prima)
Miglior regia
Asmae El Moudir
in The Mother of All Lies
New Voice Prize
Augure (Omen)
di Baloji (opera prima)
Ensemble Prize
Crowra (The Buriti Flower)
di João Salaviza & Renée Nader Messora
Freedom Prize
Goodbye Julia
di Mohamed Kordofani
La Cinef
First Prize
Norwegian Offspring
di Marlene Emilie Lyngstad
(Den Danske Filmskole, Danimarca)
Second Prize
Hole
di Hwang Hyein
(Korean Academy of Film Arts, Corea del Sud)
Third Prize
Ayyur (Moon)
di Zineb Wakrim
(ÉSAV Marrakech, Marocco)
Caméra d’or
Ben Trong Vo Ken Vang (Inside the Yelow Cocoon Shell)
di Thien An Pham
Semaine de la Critique
Grand Prix
Tiger Stripes
di Amanda Nell Eu
Prix French Touch du jury
Il pleut dans la maison (It’s raining in the house)
di Paloma Sermon-Daï
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Quinzaine del Cinéastes
The Golden Eye, Documentary Prize – The Year of the Documentary
(ex æquo)
Four Daughters
di Kaouther Ben Hania
The Mother of All Lies
di Asmae El Moudir
The Higher Technical Commission for Sound and Images
La giuria del CST artist-technician award ha assegnato il premio dell’edizione 2023 a Johnnie Burn, Sound Designer e Chief Sound Editor del film di Jonathan Glazer The Zone of Interest. Il cui sound design “incarna l’orrore del genocidio e mette in discussione la nostra umanità”.
La giuria 2023 del CST Young Technical Prize ha selezionato Anne-Sophie Delseries, head set designer del film Marguerite’s Theorem.
Grazie alla delicatezza del suo lavoro, Anne-Sophie Delseries è riuscita a dare vita a un terzo personaggio che è una parte essenziale della narrazione del film.
Short Films
Palma d’Oro
27
di Flóra Anna Buda
Menzione speciale
FÁR
di Gunnur Martinsdottir Schluter
Queer Palm
Kaibutsu (Monster)
di Hirokazu Kore’eda
– la recensione –
Short film
Boléro
di Nans Laborde-Jourdàa