Cannes 2025, Robert De Niro, Palma d’oro alla carriera: «Lottiamo per la democrazia»

Il discorso di De Niro da Cannes 2025

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Leonardo DiCaprio e Robert De Niro Cannes 2025
Leonardo DiCaprio e Robert De Niro

É grato, ma soprattutto esplicito Robert De Niro, che durante la cerimonia di apertura del 78º Festival di Cannes riceve la Palma d’oro alla carriera e riporta con determinazione il cinema e l’arte in generale ad una democrazia che prima davamo tutti per scontata.

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Leonardo DiCaprio compare sul palco del théâtre Lumière (e non è la sola sorpresa della serata, più tardi sarà un quanto mai istrionico Quentin Tarantino a dare entusiasta il via ufficialmente a Cannes 2025). L’attore introduce un amico, il collega che lanciò la sua carriera, ma soprattutto quello che è il punto di riferimento per intere generazioni di artisti, “non solo per i ruoli che ha interpretato, ma per il modo con cui ha ispirato gli attori a trattare il mestiere, non come performance, ma come trasformazione fisica”.

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Non parla molto, ma quando lo fa è importante che sia per i suoi amici, per la sua famiglia, per lottare per la nostra democrazia o per sostenere l’arte cinematografica, lui si fa vedere”, dice già DiCaprio e De Niro non si smentisce. Il due volte premio Oscar prima ringrazia Leo, ringrazia il Festival di Cannes, che la prima volta nel 1973 lo accolse con Mean Streets di Martin Scorsese e sempre con Scorsese lo ha accolto due anni fa per Killers of the Flower Moon, poi ricorda quanto Cannes gli sia stato di ispirazione per il suo Festival, il Tribeca, e finalmente arriva al cuore del suo discorso: “Siamo orgogliosi che, come Cannes, siamo conosciuti per essere aperti e democratici”.

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Democratici – ripete De Niro – Nel mio Paese si usa questa parola: stiamo lottando con tutte le nostre forze per la democrazia che un tempo davamo per scontata. E questo ci riguarda tutti. Perché le arti sono democratiche. L’arte è inclusiva. Unisce le persone. L’arte cerca la verità. L’arte abbraccia la diversità, ed è per questo che l’arte è una minaccia”.

Siamo una minaccia per autocrati e fascisti – prosegue De Niro nel suo accorato discorso da Cannes- Il Presidente si è fatto nominare capo di una delle nostre principali istituzioni culturali. Ha tagliato i finanziamenti e il sostegno alle arti, alle discipline umanistiche e all’istruzione, e ora ha annunciato dazi del 100% sui film prodotti al di fuori degli Stati Uniti”.

L’attore lascia che il pubblico rifletta un istante e poi riprende: “Non si può dare un prezzo alla creatività”. Parla di una attacco “inaccettabile” De Niro e di una minaccia globale per il cinema che non riguarda solo gli Stati Uniti.

Non possiamo stare tutti seduti a guardare – conclude e incita De Niro, i cui quasi 82 anni non sembrano minimamente fermarlo – Dobbiamo agire, e dobbiamo agire ora senza violenza, ma con grande passione e determinazione. È tempo che tutti coloro che hanno a cuore la libertà si organizzino, protestino e, ovviamente, votino. Dimostriamo la nostra forza e il nostro impegno celebrando l’arte in questo glorioso Festival”.

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