Edward Norton: «È stata la mano di Dio e La meglio gioventù tra i miei film preferiti»

Ospite della prima edizione dell’Allora Fest di Ostuni, l’attore e regista americano si è raccontato durante una masterclass.

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Edward Norton

Dopo un inizio non certo facile a causa dell’arresto del regista premio Oscar Paul Haggis, accusato di violenza sessuale ai danni di una ragazza inglese a Ostuni, l’Allora Fest, Festival Internazionale di cinema, arte e musica, dal 21 al 26 giugno, ha inaugurato la prima edizione con una masterclass con protagonista il tre volte candidato all’Oscar Edward Norton. L’attore, regista e produttore americano, per la prima volta in Puglia, dopo la proiezione del film da lui diretto e interpretato Motherless Brooklyn – I segreti di una città del 2019, ha risposto alle domande della direttrice artistica Silvia Bizio sulla sua carriera, le sue ispirazioni, sul processo artistico e su i suoi registi preferiti, dando anche dei preziosi consigli ai giovani che sognano di intraprendere il suo mestiere.

Edward Norton, Allora Fest

Norton, attore acclamato da critica e pubblico, nel corso della sua carriera ci ha regalato indimenticabili interpretazioni, dall’inquietante chierichetto Aaron Stampler di Schegge di paura, ruolo che gli è valso un Golden Globe come miglior attore non protagonista, al neonazista Derek Vinyard in American History X, (per molti l’Oscar mancato, andato quell’anno a Roberto Benigni per La vita è bella), dal Monty Brogan di La 25ª ora fino al cult Fight Club di David Fincher. Un talento unico che si è dedicato anche alla regia con due film all’attivo: la commedia sentimentale Tentazioni d’amore e, appunto, Motherless Brooklyn.

Quando sei un attore, hai un po’ di tempo per riposare”, ha spiegato Norton, “hai tempo per pensare e prepararti, e anche quando sei un regista. Quando fai entrambe le cose, non hai tempo per niente. Perdi il il tempo per riflettere come attore e come regista. È troppo lavoro per decidere di fare un film a cuor leggero, credo che valga la pena assumersi quest’enorme compito solo se lo senti profondamente. E per me è successo leggendo il romanzo Motherless Brooklyn, mi ha conquistato la storia di questa persona che sta combattendo con sé stessa, che è invisibile, è stato molto commovente, mi sono legato molto a Lionel, il personaggio che ho interpretato”.

Tante le influenze cinematografiche dell’attore e regista:

Ho visto Star Wars al cinema quando ero un bambino e ha avuto un enorme impatto su di me. Guardavo vecchi film con mio padre, come I magnifici sette e La grande fuga, mentre con mia madre ho guardato tutti i film di Woody Allen. Sono stato straordinariamente fortunato perché ho avuto modo di lavorare con alcuni dei registi che amo, come Miloš Forman per Larry Flynt – Oltre lo scandalo, penso che sia ancora uno dei più grandi registi di tutti i tempi, i suoi film hanno avuto una grande influenza su di me, come Amadeus e Qualcuno volò sul nido del cuculo. Ricordo quando ho visto Amadeus al cinema della mia città natale, ero senza parole, mi sembrava assurdo si potesse fare un film così profondo e grande. All’università, poi, c’è stata la folgorazione per Spike Lee. Philip Seymour Hoffman e io abbiamo girato un film con Spike ed eravamo d’accordo sul fatto che Fa’ la cosa giusta è probabilmente una delle cose più influenti che ho visto nella mia vita da giovane adulto”.

Edward Norton, Allora Fest

E c’è posto anche per l’Italia, da Fellini a Tornatore, passando per film più recenti:

Sicuramente il mio film italiano preferito dopo tanti anni è È stata la mano de Dio di Paolo Sorrentino, penso che sia uno dei migliori dello scorso anno. Ho pensato che è bello fare un film così intimo, un viaggio nella memoria personale. Sono rimasto sbalordito, penso sia un capolavoro. Mentre un altro film che penso abbia catturato al meglio l’essenza italiana, la sua storia, sia La meglio gioventù di Marco Tullio Giordana, anche quello un capolavoro”.

Inevitabile affrontare la questione delle piattaforme e del loro impatto sul pubblico:

Io penso che l’esperienza collettiva di andare in sala abbia ancora una grande importanza per molte persone, c’è però lo streaming e molti preferiscono guardare le cose in televisione, ma penso sia un errore opporre le due cose, scegliere tra la sala o Netflix o Amazon. Netflix ha offerto film come Roma e È stata la mano di Dio e tanti altri di grande qualità, mai quel tipo di film non avrebbe avuto questo tipo di portata in passato, ed è meraviglioso. In 30 anni di carriera non ci sono mai state così tante opportunità per il cinema, ci sono più giovani che si fanno avanti a una velocità senza precedenti per la grande quantità di produzioni, c’è grande diversità di voci, ci sono così tanti tipi di storie che ottengono una piattaforma. Quando ho iniziato io non c’erano tutte queste opportunità, oggi le persone possono creare qualcosa di personale e trovare il modo di farlo vedere a tutto il mondo. Per me è molto eccitante”.

Edward Norton, Allora Fest

E a una ragazza che gli ha chiesto che consiglio darebbe a un aspirante attore, Norton ha, infine, risposto:

Le cose veramente grandi arrivano con il tempo, all’inizio ti senti frustrato, come se nessuno ti prestasse attenzione, ma bisogna insistere, bisogna fare la gavetta. Non sapete cosa nascerà dalle vostre idee, dal vostro impegno. Con la maggior parte delle persone con cui ho avuto a che fare a New York dopo l’università, Bobby Cannavale, Phil Hoffman, Mark Ruffalo, amici come Sam Rockwell, facevamo parte di piccole compagnie teatrali all’inizio. Bisogna essere disposti a fare cose piccole, e non solo aspettare che Netflix ti chiami per il prossimo film di Paolo Sorrentino o qualcosa del genere. Basta provarci”.