Il 33° Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina ha i suoi vincitori. Per il Concorso Lungometraggi “Finestre sul mondo”, la Giuria internazionale composta da Lav Diaz (Filippine) – Presidente, Ali Asgari (Iran) e Anastasia Plazzotta (Italia) ha assegnato il Premio Comune di Milano come Miglior film (8.000 euro) a Some Rain Must Fall di Qiu Yang (Cina/USA/Francia), “Per la cristallina visione di una psiche in crisi, che trova forma nei personaggi, nella narrazione, nell’ambiente e nel tono del film“, nonché “per l’incisiva critica del regista all’abisso culturale che travolge una intera società. C’è una via d’uscita? Forse, ma è necessario prendere delle decisioni“.
Menzioni speciali a El viento que arrasa di Paula Hernández (Argentina/Uruguay) e a Bauryna salu di Askhat Kuchinchirekov (Kazakhstan).
Il Premio SNCCI al Miglior Film del Concorso Cortometraggi Africani (2.000 euro) va a Dusk di Awa Moctar Gueye (Senegal), assegnato dalla Giuria composta dai critici cinematografici Nicola Falcinella – Presidente, Ilaria Falcone e Simone Soranna con la seguente motivazione: “Tra sogno, mistero e magia, una ragazzina mostra il suo coraggio sfidando gli adulti. Tramite una storia di giovanissimi che affrontano le paure e di emancipazione femminile, il film si fa portavoce di un cinema corposo, maturo e viscerale, in grado di unire la tradizione orale dell’Africa occidentale a un uso sapiente delle immagini“. Menzione speciale a I Promise You Paradise di Morad Mostafa (Egitto/ Francia / Qatar)
La giuria composta dai Critici Cinematografici Nicola Falcinella – Presidente, Ilaria Falcone e Simone Soranna ha conferito il Premio SNCCI al Miglior Film del Concorso Extr’A (1.000 euro), offerto da Terre des Hommes a Song of All End di Giovanni C. Lorusso (Italia/Francia/Libano), “Per aver saputo accordare il sentimento dolente del frastuono della tragedia e quello pacato della speranza che si ravviva in un film che da un fatto di cronaca e dal duro realismo diventa astratto, concettuale eppure toccante, con un tocco quasi magico. Il regista usa poco le parole e molto le ombre, ispirandosi dichiaratamente all’esempio di Pedro Costa, ma trovando una via del tutto personale per inabissare il pubblico in una visione ricca di spunti e stimoli“.
Menzione speciale al corto The Meatseller di Margherita Giusti (Italia), già David di Donatello 2024.
Il film più votato dal pubblico – Premio Città di Milano è Sujo di Astrid Rondero, Fernanda Valadez (Messico, USA, Francia), mentre il Premio Terre Des Hommes Italia – Visioni future per il miglior film che promuove i diritti dell’infanzia e l’empowerment femminile è andato a The Gift di Dalmira Tilepbergen (Kyrgyzstan) e a Lonely di Michele Pennetta (Svizzera / Italia).
Muna di Warda Mohamed (Regno Unito) si è aggiudicato invece il Premio Cinit – Cineforum italiano, consistente nell’acquisizione dei diritti di distribuzione in Italia e assegnato ad un cortometraggio africano con valore educativo.
Il Premio ACEC – Diocesi di Milano (assegnato da una giuria ACEC a un lungometraggio in concorso) è stato vinto da The Gift di Dalmira Tilepbergen (Kyrgyzstan) e consiste nell’acquisizione dei diritti di distribuzione in Italia. Il senegalese Dusk si è aggiudicato anche il Premio Multimedia San Paolo/Telenova, consistente nell’acquisizione dei diritti di distribuzione Home Video per l’Italia di un cortometraggio africano.