“Scusatemi faccio commedia, non sono abituato a vincere premi”: Paolo Genovese stringe il David di Donatello al miglior film per Perfetti sconosciuti e sembra voler riscattare da quel palco tutto un genere. Ed ha ragione: era dal 2000 con Pane e tulipani di Silvio Soldini che una commedia, seppur dal sapore molto diverso da quella di Genovese, non vinceva ai David. Grazie al bellissimo film di Genovese, attuale per tema (la seconda vita segreta che i telefoni cellulari offrono a ognuno di noi, raccontata da una sceneggiatura perfetta premiata anch’essa col David) e interpretato dal migliore cast corale della stagione (Valerio Mastandrea, Marco Giallini, Anna Foglietta, Kasia Smutniak, Alba Rohrwacher, Edoardo Leo e Giuseppe Battiston), pubblico e critica sembrano aver fatto pace come non succedeva dai tempi della grande commedia all’italiana.
Il grande trionfatore di questi David, però, è Lo chiamavano Jeeg Robot, strepitoso esordio di Gabriele Mainetti che pure riabilita una fetta di cinema che pareva dimenticata: il cinema di genere, in questo caso il fantasy con supereroe residente a Tor Bella Monaca. Insieme a Il racconto dei racconti, Lo chiamavano Jeeg Robot è il titolo più premiato: 7 David di Donatello tra i quali quello al miglior regista esordiente, miglior produttore e tutte e quattro le categorie degli attori, protagonisti Claudio Santamaria, coraggioso in uno dei personaggi più sinceri e bizzarri della stagione, e Ilenia Pastorelli (la vera outsider della serata: lei, ex grande Fratello e al suo primo film, ha sbaragliato attrici dal palmarès già affollato come Valeria Golino e Juliette Binoche), non protagonisti Antonia Truppo e l’eccezionale Luca Marinelli, certamente il volto più interessante della nuova generazione di attori italiani.
7 premi li ha vinti anche Il racconto dei racconti: Matteo Garrone meritato miglior regista e poi praticamente tutte le categorie tecniche che hanno contribuito a fare del suo fantasy medievale un’esperienza visiva indimenticabile. A Youth – La giovinezza di Paolo Sorrentino rimangono la canzone originale (Simple Song #3) e la colonna sonora di David Lang, melodie affascinanti ma affatto scontate. Una cosa ha segnato questi David di Donatello è l’incredulità sul volto di tanti premiati, da Genovese a Santamaria, dalla Truppo alla Pastorelli. Quello sguardo per un attimo disorientato di chi non se l’aspetta davvero. E invece, forse, il cinema italiano ha davvero voglia di cambiare, come dimostra la rivincita di un bell’anno di film finalmente poco convenzionali.
Elisa Grando
GUARDA LA GALLERY DEI VINCITORI (la lista completa dei premi è subito sotto)
LA LISTA COMPLETA DEIÂ DAVID DI DONATELLO 2016!
MIGLIOR FILM
Perfetti sconosciuti prodotto da Medusa Film per la regia di Paolo GENOVESE
MIGLIORE REGISTA
Il racconto dei racconti – Tale of Tales  < Matteo GARRONE
MIGLIORE REGISTA ESORDIENTE
Lo chiamavano Jeeg Robot < Gabriele MAINETTI
MIGLIORE SCENEGGIATURA
Perfetti sconosciuti < Filippo BOLOGNA, Paolo COSTELLA, Paolo GENOVESE, Paola MAMMINI, Rolando RAVELLO
MIGLIORE PRODUTTORE
Lo chiamavano Jeeg Robot < Gabriele MAINETTI per Goon Films, Rai Cinema
MIGLIORE ATTRICE PROTAGONISTA
Lo chiamavano Jeeg Robot < Ilenia PASTORELLI
MIGLIORE ATTORE PROTAGONISTA
Lo chiamavano Jeeg Robot < Claudio SANTAMARIA
MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA
Lo chiamavano Jeeg Robot <Â Antonia TRUPPO
MIGLIORE ATTORE NON PROTAGONISTA
Lo chiamavano Jeeg Robot < Luca MARINELLI
MIGLIORE AUTORE DELLA FOTOGRAFIA
Il racconto dei racconti – Tale of Tales < Peter SUSCHITZKY
MIGLIORE MUSICISTA
Youth – La giovinezza < David LANG
MIGLIORE CANZONE ORIGINALE
Youth – La giovinezza <  âSIMPLE SONG #3â musica e testi di David LANG interpretata da Sumi JO
MIGLIORE SCENOGRAFO
Il racconto dei racconti – Tale of Tales < Dimitri CAPUANI, Alessia ANFUSO
MIGLIORE COSTUMISTA
Il racconto dei racconti – Tale of Tales < Massimo CANTINI PARRINI
MIGLIORE TRUCCATORE
Il racconto dei racconti – Tale of Tales < Gino TAMAGNINI, Valter CASOTTO, Luigi D’ANDREA, Leonardo CRUCIANO
MIGLIORE ACCONCIATORE
Il racconto dei racconti – Tale of Tales  < Francesco PEGORETTI
MIGLIORE MONTATORE
Lo chiamavano Jeeg Robot  <  Andrea MAGUOLO con la collaborazione di Federico CONFORTI
MIGLIOR FONICO DI PRESA DIRETTA
Non essere cattivo  < Angelo BONANNI
MIGLIORI EFFETTI DIGITALI
Il racconto dei racconti – Tale of Tales < Makinarium
MIGLIOR DOCUMENTARIO DI LUNGOMETRAGGIO
S IS FOR STANLEY   < di Alex INFASCELLI
MIGLIOR FILM DELL’UNIONE EUROPEA
IL FIGLIO DI SAULÂ Â <Â di Laszlo NEMES (Teodora Film)
MIGLIOR FILM STRANIERO
IL PONTE DELLE SPIE < di Steven SPIELBERG (20th Century Fox )
MIGLIOR CORTOMETRAGGIO
BELLISSIMAÂ <Â di Alessandro Capitani
DAVID GIOVANI
LA CORRISPONDENZA < di Giuseppe Tornatore