LA SORPRESA: “O HIPNOTIZADOR”

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È stata una vera e propria scoperta la serie, targata HBO Latin America, O Hipnotizador. Lo show, con protagonista un oscuro ipnotizzatore, è stata presentato durante il RomaFictionFest, con la speranza che trovi un broadcast che lo faccia arrivare anche in Italia

O hipnotizadorA cercar bene, tra le innumerevoli serie di questa così detta Epoca d’Oro della Tv, uno show sulle gesta di un ipnotizzatore, mancava. O almeno, come molte altre, non si era ancora affacciata in Italia. A farcela conoscere, sperando in una messa in onda sui nostri canali, è stato l’appena concluso RomaFictionFest, che nel suo Concorso Ufficiale ha inserito un titolo che merita senza dubbio attenzione. Parliamo di O Hipnotizador, show sudamericano diretto da Alex Gabassi e José Eduardo Belmote. La serie, prodotta (e si nota subito la qualità) da HBO Latin America, ha per protagonista Arenas, un ambiguo individuo, a metà tra mago e, appunto, ipnotizzatore, che in seguito ad un funesto e misterioso accaduto, trova alloggio in un albergo – immaginiamo, dalle ricostruzioni scenografiche, tutte ottime, che ci troviamo a cavallo tra gli anni ’30 e ’40 – a pochi metri da un teatro dove, la sera, si esibisce, facendo cadere in trance gli spettatori che, inevitabilmente, finiscono per confessare strane paure e indicibili segreti.

O hipnotizadorArenas, interpretato dall’argentino Leonardo Sbaraglia (conosciuto da noi per El Campo, Red Lights con Robert De Niro e il recente Storie Pazzesche di Damian Szifron), sembra portarsi dietro un passato ombroso, che non gli fa chiudere occhio la notte. Tra l’altro, come vediamo nel pilot, Arenas ha una nemesi, lo psicologo Darek, che pare perseguitarlo durante oscuri sogni e mistiche visioni. Ogni puntata, ha un caso diverso ”risolto” dall’ipnotizzatore: nel primo episodio, oltre un’introduzione dei personaggi (che, giustamente, per ora è solo abbozzata, creando nello spettatore i fatidici dubbi) Arenas se la vedrà con una ragazza, ossessionata da un incubo ricorrente: un uomo mascherato da uccello, che scava una fossa contenente un indefinito ”tesoro”. Onirico, inquietante (soprattutto le visioni che hanno i protagonisti, con strizzate d’occhio e citazioni a Guillermo del Toro, David Lynch e M. Night Shyamalan) e gustosamente dark, O Hipnotizador è tratto dalla graphic novel firmata da Pablo de Santis e illustrata da Juan Saenz Valiente; questo fa capire anche l’approccio della produzione, sia per quanto riguarda la caratterizzazione dei personaggi – tutti sinistri, indecifrabili, volutamente caricati – sia la già lodata cornice, che non fa trapelare nessun raggio di sole né luci alcune, se non quelle delle candele e delle lampade ad olio, in un gioco di ombre che pare uscito direttamente dalle pagine di un fumetto.

Damiano Panattoni